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Morte Bourdain, l'ex moglie rompe il silenzio su Instagram e Rose McGowan difende Asia

Ottavia Busia ha condiviso una foto della figlia undicenne mentre lʼattrice americana ha scritto una lettera aperta ad alcuni giornali: "Il loro era un rapporto libero"

Morte Bourdain, l'ex moglie rompe il silenzio su Instagram e Rose McGowan difende Asia - foto 1
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A pochi giorni dalla scomparsa di Anthony Bourdain, l'ex moglie Ottavia Busia ha scritto un messaggio toccante sui social postando una foto della loro figlia undicenne su un palco.

"La nostra bambina ha fatto il suo concerto oggi. Indossava gli stivali che le hai comprato". Intanto Rose McGowan si è schierata in difesa dell'amica Asia Argento dopo le insinuazioni sulla morte dello chef: "Anthony e Asia avevano una relazione aperta, il suicidio è stata una scelta personale di Bourdain".

Ottavia Busia e Bourdain sono stati sposati per nove anni e dopo il divorzio sono rimasti in buoni rapporti. La donna su Instagram ha condiviso una foto della loro figlia Ariane che si esibisce a New York con stivali neri alti fino alle ginocchia e borchie: "La nostra bambina ha fatto il suo concerto oggi. Era incredibile. Così forte e coraggioso. Indossava gli stivali che le hai comprato. Spero che tu stia facendo un buon viaggio, ovunque tu sia".

Con una lunga mail mandata ad alcuni giornalisti e pubblicata integralmente sul sito di Buzzfeed, l'attrice Rose McGowan, prima accusatrice di Harvey Weinstein, ha chiesto comprensione per Asia Argento dopo le insinuazioni riguardanti le sue responsabilità nei confronti del compagno suicida Anthony Bourdain, e rispetto per il suo dolore. McGowan descrive la relazione tra i due: "Quando s'incontrarono la chimica fra di loro fu immediata. Ridevano, si amavano. Lui è stata la sua roccia in quell'epoca difficile. E anche lui era aperto sui suoi demoni, ci ha addirittura scritto un libro". Sul rapporto tra i due scrive: "Avevano una relazione aperta, si amavano al di fuori dei confini delle relazioni tradizionali. Lo avevano stabilito fin dall'inizio. Asia è libera come un uccello e così era anche Anthony. Era. Che parola terribile da scrivere".

"E' stata proprio Asia a chiedermi di parlare in sua vece. Aveva fronteggiato il mostro che l'aveva stuprata, Weinstein. E ora deve fronteggiare un altro mostro, il suicidio di Tony. Capisco che molta gente in queste ore ha pensato a lui come un amico. E lo so bene, la morte di un amico brucia. Ma in tanti hanno cominciato a puntare il dito. Ad accusare. Allora vi dico, non siate sessisti. Non scadete anche voi a quel livello. Il suicidio è una scelta orribile. Ma è una scelta personale".

Infine l'attrice americana si appella a coloro che hanno puntato il dito contro la sua amica e collega italiana: "Anthony non avrebbe mai voluto sapere che Asia sarebbe stata ferita così. Semmai, che avremmo parlato tutti di più di cosa significa essere depressi. Del come cercare aiuto. Accusare non è discutere. Semmai è un modo di chiuderci a una crescita collettiva per tutto quello che riguarda malattia mentale, suicidio depressione. Come esseri umani siamo davanti ad una scelta: crescere ed essere migliori come delle fenici".