Il cantante ne parla per la prima volta in una intervista a "Vanity Fair"
Marco Mengoni parla per la prima volta della morte della mamma Nadia, scomparsa a settembre dell’anno scorso. In una intervista a "Vanity Fair" che gli dedica la copertina, il cantante confessa: "Sono contento di averla avuta con me, di aver lottato come un disperato e di aver fatto di tutto fino all’ultimo".
"I mesi passano, ma è come se fosse successo sempre ieri - racconta Menogni - Non ne avevo ancora parlato fino a oggi, ho cercato di non farlo o di lasciare il compito alla musica... È veramente troppo presto. Ogni volta che ci penso è come entrare in una stanza con un buco gigante, so che col tempo ci costruirò anche un recinto e magari cresceranno dei fiori, però quella sensazione resterà sempre. Era la persona che non dovevo perdere mai nella vita, a prescindere dal suo essere madre: con mamma Nadia, infatti, ci sono stati scontri, incomprensioni, mancanze... era Nadia a essere gigante. G-i-g-a-n-t-e. Sapeva essere la più profonda al mondo, per poi trasformarsi in un attimo in una bambina. Però, sono contento di averla avuta con me, di aver lottato come un disperato e di aver fatto di tutto fino all’ultimo".
Marco Mengoni regala un ricordo della mamma Nadia: "Lei che cantava benissimo Mia Martini e Mina: era il suo hobby. Lei che mi ha spinto ad andare a lezione di piano, ma lo odiavo e allora dopo un anno e mezzo ho abbandonato e ho preferito la chitarra: però mi facevano male le mani, mi venivano i calli, il solfeggio mi annoiava, con lei che non smetteva di incoraggiarmi perché aveva capito prima di me. Mia madre è legata intrinsecamente alla musica: non a caso per un po’ mi sono allontanato dal mio mestiere o, almeno, dal mio mestiere in pubblico".