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Marco Masini ricorda il periodo buio: "Le maldicenze? Un'arma letale"

Il cantante ha raccontato in tv di quando si diceva che portasse sfortuna

Marco Masini ricorda il periodo buio:
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Marco Masini è tornato a parlare del periodo in cui era accusato di portare sfortuna, una maldicenza che l'ha segnato per anni.

Il cantante si è aperto durante un'intervista telelevisiva a "Non disturbare" raccontando di quanto si sentisse perseguitato dalle malelingue: "Non potevo entrare neanche al bar, vedevo la gente che si toccava. Mi sentivo disarmato, perché questa è un'arma letale che ti fa fuori".

Nell'intervista il cantautore rivela come tutto ebbe inizio: "Poi all'improvviso si è aperto un periodo buio nella mia vita, quando una persona ha iniziato a spargere la voce del fatto che portassi sfortuna. Io non credo nella cattiveria della gente. Non credo di essere stato odiato, perché la cattiveria deriva dall'odio. Questa cosa è iniziata per scherzo, tutti prendiamo in giro qualcuno. Questa persona ha iniziato a puntare il dito alle canzoni che ho cantato. C'era chi le sposava, perché pensava che sarebbero state d'aiuto a per uscire da un momento triste, chi invece chi non viveva quel momento mi ha individuato come cantante negativo, perché esprimevo dei concetti negativi. Non sono mai stato incazzato con nessuno".

Poi arrivò un altro colpo alla sua carriera: "Nel 2001 arrivò una lettera da una tv al mio manager in cui si diceva 'Ci dispiace il pezzo è molto bello, ma il suo artista emana energie negative'. La mia casa discografica mi rese il contratto dicendo che non riuscivano a fare promozione e quindi non avevano più a disposizione il budget per sostenermi".

Fortunatamente è arrivato il 2004, una pietra angolare nella sua vita, che lo ha visto vincere la sua sfida artistica e personale: "Dico che è inutile arrabbiarsi e fare del vittimismo, perché non serve. Bisogna essere lucidi, freddi. Conosco solo una formula per affrontare momenti difficili ed è scrivere canzoni. Ed è arrivata una canzone che ha sfondato questi muri altissimi. Era 'L'uomo volante' che ha vinto Sanremo nel 2004. Era una sfida per me. La cosa migliore quando succede qualcosa che ti mette in difficoltà è credere nel domani".