Madonna in concerto a Torino, allerta sugli spettatori stranieri
Ci saranno 33mila persone ad assistere allʼesibizione della cantante. Timori sui 1.200 biglietti venduti fuori dal circuito nazionale

Sale l'attesa per i concerti di Madonna il 19, 21 e 22 novembre a Torino. Non solo per i fan ma anche per le forze dell'ordine. Il Viminale ha avvertito che in eventi pubblici come questo l'allerta deve salire dopo i fatti di Parigi. Ma a inquietare ancor di più è il fatto che per il concerto della popstar americana, secondo "La Stampa", sarebbero stati acquistati biglietti dall'estero: 1.200 ticket da Paesi come Tonga, Arabia Saudita e Afghanistan.
Ma i controlli saranno elevati per tutti i 33mila spettatori che nelle giornate dei concerti andranno ad affollare il PalaAlpitour di Torino. Sarà come entrare in aereo, niente "bagagli" ingombranti e il consiglio di recarsi con anticipo nella struttura. Arrivare all'ultimo momento potrebbe significare rimanere fuori. La Prefettura consiglia quindi di giungere entro le 17.30 al PalaAlpitour.
I 1.200 stranieri - I riflettori delle forze dell'ordine saranno puntati su 1.200 spettatori in particolare. Sono quelli che hanno acquistato il biglietto per il concerto di Madonna fuori da circuito italiano. Tra questi ci sono fan che arrivano dall'Europa, Francia e Belgio su tutti, ma anche Paesi meno "tradizionali". Tonga, Sudafrica, Arabia Saudita, Afghanistan: ci sono Paesi "particolari" che fanno alzare le antenne alla Prefettura, soprattutto dopo i fatti di Parigi.
Madonna come la Sindone - Polizia e carabinieri hanno preparato un piano di protezione già adottato per l'ostensione della Sindone della scorsa primavera. Tre fasce di controllo concentriche all'esterno del PalaAlpitour. Ogni anello servirà per il controllo di zaini, biglietti e identità.
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