Con la sua carriera ha rivoluzionato il rapporto tra jazz, sinfonica e colonna sonora. Premiato con l’Oscar alla carriera nel 2018
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Lalo Schifrin si è spento a 93 anni in un ospedale di Los Angeles. L’autore del celebre tema di “Mission: Impossible” lascia un’eredità musicale unica, con oltre cento colonne sonore che hanno segnato il cinema e la televisione del Novecento. Argentino di nascita, americano d’adozione, Schifrin è stato capace di mescolare jazz, ritmi latini e orchestrazioni sinfoniche con uno stile inconfondibile, conquistando premi prestigiosi e collaborazioni con i più grandi registi di Hollywood. La sua morte segna la fine di un’epoca, ma la sua musica continua a vivere in ogni nota che accompagna lo spettatore nelle scene più iconiche del grande schermo.
Nato il 21 giugno 1932 a Buenos Aires, Schifrin era un bambino prodigio: a sei anni già padroneggiava il pianoforte e studiava pianoforte classico. Il incontro con Dizzy Gillespie verso la metà degli anni ’50 segnò la svolta: da quel momento la suite jazz “Gillespiana” lo proiettò sulla scena internazionale, aprendo le porte di Hollywood.
Nel corso di una carriera sterminata, ha composto oltre 100 colonne sonore tra cinema e tv. Tra i capolavori: Mission: Impossible (tema celeberrimo in 5/4 e icona della saga); Cool Hand Luke, Bullitt, Dirty Harry; Serie TV come Mannix, Starsky & Hutch, Medical Center. Il tema di “Mission: Impossible” era diventato un monumento culturale, tanto da entrare nella Grammy Hall of Fame e restare associato anche ai lungometraggi con Tom Cruise. Lalo Schifrin ha firmato oltre 100 colonne sonore tra cinema e televisione. Tra i titoli più noti: Bullitt, Dirty Harry, Enter the Dragon, Cool Hand Luke e Il gatto a nove code. In TV, è stato autore di musiche per serie cult come Starsky & Hutch e Mannix.
Schifrin ha vinto quattro Grammy e ottenuto sei nomination agli Oscar (da Cool Hand Luke fino a The Sting II); nel 2018 ha ricevuto un Oscar alla carriera. La sua mescolanza di jazz, ritmi latini e orchestrazione ha rivoluzionato la musica applicata a cinema e televisione. Solo due mesi fa, Schifrin ha presentato a Buenos Aires il suo ultimo capolavoro, la sinfonia “¡Viva la Libertà!”, cofirmata con Rod Schejtman. Opera in tre movimenti dedicata allo spirito argentino, ha debuttato in aprile e ha già riscosso plauso mondiale; era programmata per un tour in teatri prestigiosi come il Teatro Colón.
È sopravvissuto dalla moglie Donna e dai loro tre figli (William, Ryan e Frances). Nell’arco della sua lunga carriera ha sperimentato generi e stili, dirigendo orchestre internazionali come la London Symphony e la Israel Philharmonic.
Il celebre tema musicale di “Mission: Impossible” è immediatamente riconoscibile grazie al suo ritmo sincopato e inusuale in tempo 5/4. Secondo quanto dichiarato da Schifrin, fu una scelta voluta per trasmettere tensione e senso di urgenza, ma anche un tributo criptico: il ritmo riproduce il codice Morse delle lettere “M.I.” – due battiti lunghi seguiti da due brevi.