FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Jared Leto a NewsMediaset: "Vorrei comprare una casa in Italia" | E intanto arriva in tour

Lʼattore, dal set del suo nuovo film "Morbius", parla anche del rapporto con la madre: "Ho imparato molto da lei, è una persona migliore di me". A luglio sarà in concerto da noi con i Thirty Seconds To Mars

Jared Leto a NewsMediaset:
tgcom24

L'ultima apparizione pubblica l'ha fatta con la testa in mano, al Met Gala a New York.

L'amico Alessandro Michele, stilista di Gucci, lo ha mandato sul red carpet così, romantico e scioccante, una provocazione di quelle che a lui, Jared Leto, riescono benissimo. “La mia testa dentro una scatola? E' stato divertente quando me l'hanno portata. Adesso non vedo l'ora di andare all'aeroporto con la mia testa in mano e passare la dogana. Sarà bellissimo”.

Quarantotto anni il prossimo dicembre, nessuna moglie niente figli, una bellezza selvaggia e insieme angelicata tanto che uno dei tormentoni più in voga in rete è quello che lo accosta a un moderno Gesù: “Jared Christ superstar”, lo chiamano alcuni. E poi c'è quello sull'età che non dimostra. “Invecchiare è meraviglioso in ogni senso, eccetto che fisicamente", dice. "Penso che quando si arriva ad invecchiare si affronti una delle sfide più grandi della vita, misurarsi con il fatto che il corpo è cambiato, fare i conti con i propri limiti. Questa è la parte brutta dell'invecchiare. Ma tutto il resto è fantastico, io preferisco di gran lunga quello che sono ora di quello che ero a vent'anni”.

Siamo andati a trovarlo a Londra, sul set di "Morbius", il nuovo antieroe Marvel, un vampiro del nostro tempo che, interpretato da lui, avrà di sicuro qualcosa di diverso da tutti gli altri. “Io e 'Morbius' abbiamo molto in comune", spiega Leto. "E' un tipo ossessionato dal suo lavoro, è un medico quindi la cosa più importante per lui è aiutare gli altri e ha bellissime qualità. Ma anche lui ha un lato oscuro. È un personaggio complesso che amo molto”.

L'attore Leto è capace di tutto: prendere e perdere più di 20 chili, diventare cattivissimo, mostruoso o supersexy e vincere addirittura un Oscar nei panni di Rayon, transgender malata di Aids in “Dallas Buyers Club”. “Non danno Oscar a quelli come me”, diceva commosso nel discorso dopo la premiazione. Voleva dire che lui era un ragazzo della Louisiana e non avrebbe mai immaginato di trovarsi sul tetto del mondo. Era il 2014, da allora tante cose sono cambiate. La sua immagine è diventata forte e iconica, lui, una bella persona e uno dei frontman più amati del mondo.

E poi c' è la sua band, i “Thirty seconds to Mars”. Ma questa, però, è un'altra storia, l'altra parte della sua vita straordinaria. La prima settimana di luglio il "Monolith Tour" dei Mars farà tappa in Italia per quattro date: il 3 luglio all'Auditorium Parco della Musica di Roma, il 4 al Gran teatro Geox di Padova, il 6 in piazza Duomo a Pistoia e il 7 luglio al Collisioni Festival di Barolo (Cn). “Mi piacerebbe prendere un anno sabbatico per stare in Italia", rivela, "è uno dei posti al mondo a cui sono più legato. Amo la cultura, la gente accogliente e affettuosa. Penso che dovrei prendere una casa in Italia. La cercherò.”

On stage dietro di lui alle percussioni c'è il fratello maggiore Shannon. Insieme sono cresciuti, hanno condiviso avventure, desideri e il progetto "Thrty seconds to Mars": 20 anni di rock alternativo e 15 milioni di dischi venduti. I fan dei Leto si fanno chiamare “Echelon”. Si sentono una grande famiglia che ogni anno si ritrova ai "Camp Mars", dei campeggi in posti bellissimi insieme alla band che suona. I prossimi saranno ad agosto in Croazia e a settembre a Malibù.

Dietro le quinte dei palchi, dei set e della vita di Jared c'è sempre mamma Costance, una fata hippie dai capelli argento che ha cresciuto i suoi figli speciali insegnando loro, come dice lui, a sognare. “Io ho imparato molto da mia madre", conclude, "è una persona migliore di me. Si è sempre impegnata a migliorare seguendo la strada della creatività e si è sempre messa alla prova”.

di Irene Tarantelli