Si apre con i "Sette contro Tebe" di Eschilo per la regia di Marco Baliani l'appuntamento più atteso dedicato al teatro greco
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Tutto pronto per il debutto dei "Sette contro Tebe", la tragedia che apre il 53° ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro greco di Siracusa. L'opera di Eschilo, per la regia di Marco Baliani, andrà in scena dal 6 maggio inaugurando quella che sarà la stagione più lunga di sempre per la storica fondazione Inda (Istituto nazionale del dramma antico): il Festival - che richiama il maggior numero di spettatori in Italia - durerà infatti poco più di due mesi con ben 55 repliche.
I "Sette contro Tebe" racconta la guerra fratricida tra Polinice ed Eteocle, figli sfortunati di Edipo e di Giocasta. La maledizione avvolge ancora e sempre la famiglia che era stato di Cadmo e poi di Laio, ma incombe anche sulla città e il suo destino. Tebe viene accerchiata da sette eroi, armati fino ai denti, con scudi enormi che raccontano storie di violenza, e minacciano la città schierandosi davanti alle sette porte di Tebe. Eschilo narra la vicenda che sarà l'antefatto dell'Antigone di Sofocle, che inizia là dove finisce i "Sette contro Tebe", con la morte dei due fratelli, seguita dall'editto del re Creonte, fratello di Giocasta, unico uomo della stirpe reale, rimasto in vita, che vieta la sepoltura del traditore Polinice.
Domenica 7 sarà la volta di "Fenicie" di Euripide - che manca dalle scene da 49 anni - per la regia di Valerio. Le due tragedie si alterneranno dal 6 maggio al 25 giugno, tranne il lunedì. La commedia "Rane" di Aristofane diretta da Giorgio Barberio Corsetti - il terzo spettacolo quest'anno in cartellone al Festival - andrà in scena tutti i giorni dal 29 giugno al 9 luglio: un appuntamento attesissimo anche per l'inedita coppia di protagonisti, i comici Valentino Picone e Salvo Ficarra.
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Anche quest'anno, come tradizione per il Festival, il mito classico viene rivisitato attraverso la sensibilità di tre grandi registi per riflettere su temi di scottante attualità. Argomento di quest'edizione è il Teatro e il suo rapporto con la città.
Novità di questa edizione: gli spettatori stranieri avranno a disposizione un'audio-guida con la traduzione simultanea delle tragedie, voluta dal direttore artistico Roberto Andò. La stagione prevede inoltre il 19 giugno la Giornata del Rifugiato, una serata di spettacolo e riflessione sul tema dei migranti e dei rifugiati.
"Sette contro Tebe", oltre alla regia di Marco Baliani ha la traduzione di Giorgio Ieranò, scena e costumi di Carlo Sala e le musiche di Mirto Baliani. In scena Marco Foschi che sarà Eteocle, Anna Della Rosa (Antigone), Aldo Ottobrino (messaggero), Gianni Salvo (aedo), Massimiliano Frascà e Liber Dorizzi.
"Fenicie" invece ha la traduzione di Enrico Medda, scene e costumi di Carlo Sala, le musiche di Arturo Annecchino e il cast composto da Guido Caprino (Eteocle), Isa Danieli (Giocasta), Gianmaria Martini (Polinice), Giordana Faggiano (Antigone), Michele Di Mauro (Creonte), Simone Luglio (pedagogo), Alarico Salaroli (Tiresia), Matteo Francomano (Meneceo), Massimo Cagnina (araldo), Yamanuchi Hal (Edipo), Simonetta Cartia (prima corifea) e la pianista Eugenia Tamburri.