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Il silenzio di Bob Dylan dopo il premio Nobel

Lʼamico e cantante Bob Neuwirth: "Potrebbe anche non ringraziare mai"

Un silenzio che incuriosisce parecchio quello di Bob Dylan in seguito all'assegnazione del premio Nobel del 13 ottobre.

Dopo il conferimento del prestigioso riconoscimento - che vale ben 822.000 euro - il cantautore non ha ancora parlato. Chi tace acconsente? Probabile. Quel che è certo è che l'accademia svedese Odd Zschiedrich è riuscita a parlare con l'agente di Dylan e con l'organizzatore della sua tourné, ma non con lui.

Il cantante Bob Neuwirth, amico storico del freschissimo premio Nobel ha dichiarato al Washington Post : "Non è uno 'spaccone', potrebbe anche non ringraziare mai".

Il giorno stesso del conferimento del premio Nobel, il 13 ottobre, Dylan ha tenuto un concerto a Las Vegas, ma non una parola sul riconoscimento neanche tra gli applausi dei fan e in presenza di un mega schermo con tanto di congratulazioni per il 75enne. Il cantautore non ha aperto bocca se non per cantare. Anche sul suo sito ufficiale il silenzio assoluto. Il tour, comunque, non si interrompe e gli occhi sono puntati su Desert Trip dove nel weekend ci sarà il secondo appuntamento con Woodstock dei Senior assieme ai Rolling Stones. Poi Phoenix domenica, Albuquerque martedì, il 19 a El Paso, il 22 a Thackerville in Oklahoma. Dylan non ha, dunque, cambiato l'agenda del suo "Never Ending Tour"

L'amico Bob Neuwirth, parlando sempre con il Washington Post, ha dichiarato che Dylan non ha fatto nessun accenno al premio durante la giornata del 13 ottobre, non ne ha parlato. L'attenzione si sposta quindi al 10 dicembre quando il cantautore dovrebbe ritirare di persona dalle mani del re il premio a Stoccolma. L'accademia fa sapere che non è la prima volta che non riesce a parlare con un premiato, anche in epoca moderna. Eppure il dubbio rimane. Dylan accetterà l'invito? O farà come il filosofo francese Jean-Paul Sartre, che nel 1964 rifiutò il premio per la letteratura?