Al Festival il regista ha svelato il suo prossimo progetto dopo "Il racconto dei racconti": primo ciak in primavera
Al Giffoni Film Festival è stata la giornata di Matteo Garrone. Il regista ha incontrato i ragazzi, curiosi di conoscere alcuni dettagli dei suoi film più noti, da "Gomorra" a "Il racconto dei racconti". Garrone ha annunciato che il suo prossimo progetto, "Pinocchio", sarà girato in Italia con attori italiani. "Stiamo continuando a fare provini, è un ruolo molto complesso. Dovrei iniziare a girare in primavera del prossimo anno ed uscire nel 2018".
Garrone ha aggiunto: "Stiamo cercando il bambino protagonista, su cui poggia tutto il film. Finora ne abbiamo fatti tanti a Catania, a Roma e nel napoletano. La lingua sarà neutra, non gli dò una connotazione territoriale. Di questo nuovo progetto parlerò in modo più specifico più avanti ma posso dire che resterò legato alla fiaba". A chi gli chiedeva come mai avesse deciso di realizzare il nuovo film legato al mondo delle favole, ha spiegato: "La lezione che ho imparato con 'Il racconto dei racconti' mi sarà utile anche con Pinocchio, io ogni volta voglio proporre qualcosa di diverso, voglio esplorare un territorio nuovo".
Il regista ha anche risposto a chi gli hanno chiesto cosa pensasse delle polemiche di alcuni attivisti che contestano la serie Gomorra: "Non voglio entrare nelle polemiche sulla serie. Sono abituato a parlare di cose che conosco, sono venuto qua per incontrare i ragazzi. Dopo il mio film da Gomorra ho dovuto cambiare numero di telefono perchè 'Il Mattino' mi perseguitava e mi chiamava per ogni rapina e omicidio che succedeva a Napoli. Ma il mio Gomorra va al di là di quella realtà, è una fiaba nera che parla di archetipi e va al di là di Napoli, anche chi vive in Messico o nelle favelas ci si può immedesimare".
"Quando nel 2006 ho iniziato a lavorare su Gomorra e ho incontrato Saviano a poche settimane dall'uscita del libro - ha raccontato il regista - dissi al produttore che sarebbe stato più intelligente fare una serie televisiva per rendere al meglio il testo. Io allora avrei voluto realizzarla, ma non c'erano ancora i presupposti per farla come mi sarebbe piaciuto, mentre oggi ci sono un grande mercato e un pubblico intorno alle serie tv. Quando mi è stato proposto di farla dopo il film, ho detto di no perchè per me non aveva senso ritornare in quei luoghi". Ma, ha sottolineato Garrone, "è stato sacrosanto e giustissimo realizzarla, non entro nel merito, ma è un grande successo".