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Domenico Modugno, 25 anni senza il Mimmo nazionale che ha rivoluzionato la musica italiana

Vincitore di quattro Festival di Sanremo, oltre 60 milioni di dischi venduti nel mondo e 230 canzoni, Mr Volare, come lo conoscevano tutti, ha portato il "bel canto", dove nessuno si era mai spinto fino a quel momento

Domenico Modugno, 25 anni senza il Mimmo nazionale che ha rivoluzionato la musica italiana - foto 1
lapresse

Cantante, attore, presentatore, 230 canzoni, 38 film per il cinema e 7 per la televisione, 13 spettacoli teatrali e alcuni programmi televisivi.

E non è tutto. Vincitore di quattro Festival di Sanremo e oltre 60 milioni di dischi venduti nel mondo. Una carriera da record quella di Domenico Modugno, scomparso 25 anni fa a soli 66 anni, per tutti, il Mimmo nazionale o Mr. Volare, per quel verso di "Nel blu dipinto di blu", brano vincente di Sanremo 1958.

Una vita vissuta spavaldamente e "pericolosamente", quella di Modugno, tra tavole teatrali, grandi arene della canzone e la Tv che tanto amava, ricambiato dall'affetto di milioni di spettatori. A 25 anni dalla sua morte, avvenuta il 6 agosto del 1994, il ricordo del grande e poliedrico artista pugliese nato a Polignano a Mare il 9 gennaio del 1928, è più vivido che mai.

Un ictus lo aveva colpito nel 1984 proprio mentre stava registrando un programma negli studi Mediaset di Cologno Monzese. Da allora la sua vita si era trasformata in un vero e proprio calvario.

Star della canzone italiana, ma anche poeta e grande interprete Mister Volare ha segnato una vera e propria linea di demarcazione nella musica ed è diventato immediatamente un punto di riferimento artistico, amato e stimato da tutti. Portò il "bel canto", il talento e il fascino del Belpaese dove nessuno si era mai spinto fino a quel momento.
Persino il poeta Salvatore Quasimodo ne apprezzava il talento e lo autorizzò a utilizzare due sue poesie come testo per "Ora che sale il giorno" e "Morte chitarre", e Pier Paolo Pasolini scrisse per lui il testo di "Che cosa sono le nuvole" e lo chiamò a cantare il brano, scritto da Ennio Morricone, per i titoli di testa di "Uccellacci e uccellini".

Artista eclettico tra le altre esperienze Modugno ha anche recitato nell'Opera da tre soldi di Bertolt Brecht con la regia di Giorgio Strehler e in televisione è stato protagonista dello sceneggiato tv Scaramouche oltre che un Cyrano applauditissimo.

Ma la sua fama non si limitò ai confini nazionali, il suo "Nel blu dipinto di blu", brano che trionfò a Sanremo nel 1958, e che fu registrato in 13 lingue, è conosciuto in tutto il mondo e in molti lo considerano un inno nazionale: 800mila le copie vendute in Italia e oltre 22 milioni nel mondo.

E fu proprio quella canzone, la passionale interpretazione di Modugno e gli arrangiamenti musicali che risultarono immediatamente innovativi a far capire a tutti che nella musica italiana stava succedendo qualcosa, che ne avrebbe cambiato letteralmente i connotati.

"Nel blu dipinto di blu" fu un successo mondiale e valse a Modugno tre Grammy Award nel 1959 per disco dell'anno, canzone dell'anno e interprete dell'anno, oltre che il primo posto nella classifica Billboard dei singoli più venduti negli Stati Uniti per ben 5 settimane. Frank Sinatra, David Bowie, Paul McCartney, Louis Armstrong ed Ella Fitzgerald ne eseguirono delle personali cover.

Dopo il successo di "Nel blu dipinto di blu" del 1958, nel 1959 rivince Sanremo con "Piove", ma nel frattempo aveva pubblicato gioielli come "L'uomo in frac" e "Resta cu me". Un nuovo trionfo lo ebbe anche a teatro, al Sistina di Roma, nel 1961, con la ditta Garinei & Giovannini e il "Rinaldo in campo", che vede "Mr. Volare" protagonista e autore delle musiche.

Per comprendere la sua influenza nel mondo della musica e dell'arte basta pensare al gran numero di omaggi che artisti di tutti i generi gli hanno dedicato e al fatto che la versione francese di "Io mammeta e tu", cantata da Karl Zero, è finita nella colonna sonora di "X Files". Da Mina a Roberto Murolo a Fabrizio De André che lo cita in "Don Raffae'", dai Negramaro di "Meraviglioso" (la canzone scartata nel 1968 al festival di Sanremo) ai Folkabbestia di "Tre briganti e tre somari" incisa con Caparezza ed Erriquez della Bandabardo'; dai Radiodervish che hanno realizzato lo spettacolo "Amara terra mia" con Giuseppe Battiston, inciso l'album e fatto il video della "title track" diretto da Franco Battiato; da Ginevra Di Marco e Roy Paci che incidono "Malarazza" agli Avion Travel che portano in scena, con il contributo di alcuni dei migliori jazzisti italiani, "Uomini in frac" fino a Diodato che ha inciso "Piove" per non dire di "Volare", la fiction di Rai1 con protagonista Beppe Fiorello che ha poi portato in tourne'e lo spettacolo "Penso che un sogno cosi'" dedicato all'artista.

La sera del 6 agosto la sua città natale Polignano a Mare, dove tenne il 26 agosto 1993 il suo ultimo, applauditissimo concerto, una sorta di festa di riconciliazione con la sua città, "tradita" all'inizio della carriera quando si spacciò per siciliano, lo celebrerà con la nona edizione di "Meraviglioso Modugno".

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