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Abril da Almodovar alla musica

Lʼattrice pubblica Putcheros do Brasil

Victoria Abril, l'attrice-musa di Pedro Almodovar, debutta nel mondo della musica con il primo album "Putcheros do Brasil", dieci canzoni scelte tra il repertorio dei classici della musica Brasiliana (da Jobim a Vinicius de Moraes, da Caetano Veloso a Chico Buarque).

"La musica Brasiliana - ha detto Victoria - è parte della mia memoria e del mio passato".

Nel disco ci sono canzoni come "Aguas de março", "Desde que o samba é samba", "Agua de beber", "Mais que nada"," One note samba", "Tu verras (O que será)", "O barquinho".

"Mi sono sentita a mio agio con la musica brasiliana perchè è parte della mia memoria e del mio passato - ha spiegato la cantante-attrice - E' la mia adolescenza, le mie prime passeggiate a Retiro Park, i miei primi amori. Negli anni ‘70 era la mia colonna sonora, tutto quello che mi piaceva cantare". Victoria Abril si è lanciata in quest'avventura sotto la guida del produttore Javier Limón (produttore per Bebo & Cigala, Paco Lucía, Luz Casal, Niño Josele, Montse Cortés e molti altri)

"La Bossa Nova - ha rivelato la Abril - è come un laccio, e la voce è il filo. E' delicata e profonda. Parla di faccende del cuore, cose importanti per me. E' come se fosse stata inventata per me". 

In "Putcheros do Brasil" ci sono ospiti illustri come Rosa Passos, che canta in due canzoni. “Cantare con Rosa Passos è stato meraviglioso per me - ha detto la cantante -.Quelle sono state le prime canzoni che abbiamo registrato e ci siamo detti ‘questo è il livello che dobbiamo mantenere’. Da lì, sempre più in alto".

"Concha Buida" è in duetto proprio con la Passos, “Una cantante della Guinea di grande talento. Volevo un artista che non provenisse dal mondo della Bossa Nova in modo da apportare elementi nuovi e differenti”, ha spiegato Victoria Abril.

Per la realizzazione di "Putcheros do Brasil" sono stati chiamati alcuni musicisti della scena spagnola: Tino DiGeraldo alla batteria, Javier Colina al basso, Caramelo e José Reinoso al piano, Niño Josele alla chitarra, Piraña alle percussioni, Antonio Serrano all’armonica. “Volevo dei musicisti jazz per alcune canzoni, perché desideravo che l’album non suonasse classico, volevo qualcosa di più eclettico”, ha continuato Victoria.

"E’ stata dura iniziare l’ album’ - ha svelato - Sono partita con 60 canzoni, poi sono scesa a 40 e alla fine sono arrivata a 20. Non sapevo quale direzione prendere, ma Javier Limón ha aperto le mie orecchie. Sono riuscita ad apportare un mio stile unico".

“Ho dovuto lottare contro i pregiuzi nei confronti di ‘un’attrice che canta’. Azione. Tutti a suonare! La musica è stata registrata in cinque giorni e le parti vocali in tre. Alla fine, è l’album che desideravo realizzare”, ha concluso Victoria.

La carriera della Abril è iniziata all’età di sette anni in una scuola di ballo e lanciata nel programma "Un, dos, tres". Nel 1975 cambia direzione con il suo primo film, "Obsesión", diretto da Lara Polop e nel 1977 in "Cambio de sexo", di Vicente Aranda, accrescendo la sua posizione nel mondo del cinema.

Il suo controverso personaggio nel film di Bigas Luna del 1979, "La muchacha de las bragas de oro", ha un forte impatto e da allora l’attrice ha interpretato più di 60 film e vinto premi nei festival cinematografici internazionali di Berlino, San Sebastián, Durban e Cartagena de Indias per film come "El Lute: camina o revienta", "Amantes" e "Tacones lejanos".

E un Goya Award come Migliore Attrice nel 1996 per il suo ruolo in "Nadie hablará de nosotras cuando hayamos muerto". La Abril ha lavorato con registi del calibro di Pedro Almodóvar, Vicente Aranda, Agustín Díaz Yanes, Juan Antonio Bardem, Jaime Chávarri, Manuel Gutiérrez Aragón, José Luis Borau, Emilio Martínez Lázaro, Carlos Saura e Peter Greenaway. L'attrice attualmente è impegnata sul set del nuovo film di Antonio Banderas "El Camino de los ingleses".