La Cabala è una dottrina esoterica di origine ebraica divenuta patrimonio anche di sapienti cristiani e non, a partire dalla seconda metà del Quattrocento. Si presenta a prima vista sotto il duplice aspetto di dottrina sapienzale e di metodo interpretativo della Sacra Scrittura, ma è anche in grado di offrire ai propri adepti tecniche di risveglio tendenti alla suprema illuminazione.
L'arte della Cabala iniziò a fiorire agli inizi del XIII secolo presso le comunità giudaiche presenti in Spagna, Provenza e Germania, anche se la sua esistenza era di gran lungo più antica e mantenuta in maniera occulta; il testo pre cabalistico per eccellenza (Sepher Jesirah), risale al VI secolo e già in esso si può trovare codificato il sistema delle 10 Sephirot e la teoria secondo la quale in ogni lettera dell'alfabeto ebraico, è celato un significato di tipo universale.
Il primo testo propriamente cabalistico è il Sepher Ha Zohar (il Libro dello Splendore), apparso intorno alla fine del Duecento e teso a raggiungere il contatto con la Divinità attraverso una crescente lucidità delle facoltà intuitive; l'arte della Cabala si sviluppò in seguito grazie anche agli apporti dati dagli studi dei nuovi Cabalisti occidentali.
L'ultima grande espressione avvenne dopo il 1492, in seguito al rifiorire delle comunità ebraiche in alta Galilea dopo essere state scacciate dalla Spagna; l'oggetto della Cabala, cioè l'unione conoscitiva in Dio concepito come En-Soph (il Senza Fine, l'Insondabile), è oggi portata avanti da pochi vecchi rabbini in Francia, Israele e Stati Uniti, mentre la parte spirituale e simbolica è base di studio e di applicazione nelle tecniche magiche subentrate dai primi del '900.