L'icona sexy degli anni '70 racconta la sua lotta contro la tossicodipendenza
© Da video
Sul grande schermo Lilli Carati ha fatto sognare una generazione di italiani con le commedie sexy degli anni '70; come "Avere vent'anni" e "Il corpo della ragassa". Una carriera stroncata però sul nascere dalla tossicodipendenza. "Giravo i porno per avere i soldi e comprarmi la droga - svela a Vanity Fair - Mi facevo di eroina, cocaina, tutto. Entravo e uscivo dalla clinica, finchè i miei non mi riportarono a casa".
"Sono tornata a casa dei miei genitori quando mi drogavo e non riuscivo ad uscirne - ricorda la Carati, che oggi ha 56 anni - Ad un certo momento ho capito che non potevo più andare avanti e mi sono buttata. E' stata la mia salvezza. Immobilizzata a letto ho iniziato ad uscire dalla dipendenza e dopo sono entrata in comunità".
Piano piano ha ripreso in mano la sua vita, grazie soprattutto all'aiuto della famiglia: "Mia sorella Catia, che ha sette anni in meno di me, mi è sempre stata vicina. Non mi ha mai criticata, mi diceva Noi ce la faremo".
Uscita dal tunnel delle dipendenze, l'attrice è pronta a tornare sul set - con il thriller "La fiaba di Dorian" di Luigi Pastore - e lancia un appello di speranza a chi si sente perso: "Non bisogna mollare mai. E se ve lo raccomando io, che le ho provate tutte, potete crederci"