Dori Ghezzi svela il volume "I Concerti" che contiene 16 dischi testimonianza di tutti gli 8 tour
© FONDAZIONE FABRIZIO DE ANDRÉ
Sedici dischi che raccontano gli 8 tour di Fabrizio De André dal debutto alla Bussola fino a "Anime Salve". E' il volume "I Concerti" che contiene anche un libro. "Fabrizio era un ribelle ma anche un professionista - spiega la moglie Dorie Ghezzi a Tgcom24 -. Mangiava la pasta due ore prima del live, per un'ora voleva stare solo e dopo salutava tutti". Dori ha prodotto il nuovo cd di Cristiano De André sempre più vicino al Festival di Sanremo.
Esattamente quando nasce il progetto de "I Concerti"?
Dopo il 1999 quando è stata pubblicata la raccolta degli album di studio. Da lì abbiamo sempre pensato, con la Fondazione, di incidere tutti i live di Fabrizio. Abbiamo aspettato tanto ma direi che il materiale raccolto è abbondante. Il libro poi contiene schizzi originali dei palchi, foto di scena, di backstage e d'archivio mai pubblicate, manoscritti e appunti. Poi i dischi racchiudono i momenti intensi dei tour come quello fatto con la Pfm nel 1978 quando sono stati accolti dalle contestazioni dei presenti per venti minuti. Era un periodo politico e sociale molto caldo...
Come reagì De André in quella occasione?
Ha avuto una reazione di comprensione verso il pubblico e aveva cercato di calmare le acque in qualche modo. Poi quando ha cantato 'Amico fragile' ha cambiato la strofa da "E poi seduto in mezzo ai vostri arrivederci, mi sentivo meno stanco di voi" a "E poi seduto in mezzo ai vostri vaffanculo!" (ride, ndr).
C'è un momento particolare che ricordi di uno di questi otto tour?
L'intensità e la partecipazione che Fabrizio ci metteva per accogliere il suo pubblico. Ogni volta era un contatto forte, fraterno e quasi da padre. Non mi sono infatti stupita quando è venuto a mancare che molta gente si sia sentita triste come fosse scomparso un parente. Durante i live Fabrizio dimenticava il teatro e suonava per i presenti come fossero amici. E poi dopo ogni concerto li salutava tutti, uno per uno.
Un professionista vero...
Esattamente. E poi ogni volta due ore prima dello spettacolo voleva fare il pieno di energia e mangiava la pasta mentre un'ora prima preferiva concentrarsi da solo. Era metodico ma anche ribelle.
Uscirà anche il volume celebrativo di Giorgio Gaber a dieci anni dalla scomparsa. Che rapporti avevano Gaber e De André?
E' un dispiacere non aver visto questi artisti confrontarsi di più. Ma sono cose che o accadono o no. Si stimavano e avevano un'alta considerazione l'uno dell'altro. Ma si conoscevano molto poco umanamente.
Hai prodotto il nuovo cd di Cristiano De André, andrà a Sanremo?
Dall'ultima volta che ha partecipato (nel 1993 con "Dietro la porta", ndr), Cristiano non vuol sentirne parlare. Ma questa edizione di Fazio sarà diversa perché non c'è la gara e inoltre può presentare ben due brani inediti. Mi piacerebbe che andassero al Festival nel Girone Giovani anche un'altra band che ho prodotto, i Blastema. Hanno meno di 30 anni e hanno un'energia live pazzesca.