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Arnold Schwarzenegger, 70 anni di Terminator: "Mi sento ancora giovane"

Lʼattore ed ex governatore della California festeggerà lʼimportante traguardo con tutta la famiglia, tra ricordi e progetti futuri

Arnold Schwarzenegger, 70 anni di Terminator:
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Ha vissuto mille vite, sempre con acceleratore premuto.

Ma per il 70esimo compleanno, Arnold Schwarzenegger giura che si regalerà un po' di tranquillità con la sua famiglia allargata. L'attore ed ex governatore della California il 30 luglio spegne infatti 70 candeline accanto a quella che è diventata la sua compagna da ormai cinque anni, Heather Milligan, e ai figli.

I quattro avuti dal matrimonio con Maria Shriver - Katherine, 27 anni, Christina, 25, Patrick, 23 e Christopher, 19 - e con Joseph Baena che quel matrimonio ha fatto finire: figlio della donna di servizio di casa Schwarzenegger, che nel 2011 ha rivelato la vera identità del padre del bambino. Joseph è talmente somigliante al padre che nessun test del Dna si è reso necessario per chiarire le cose e l'attore ha abbracciato in famiglia questo suo nuovo figlio. La famiglia ha superato il momento critico e la carriera è sempre al top.

E' ormai un ricordo l'esperienza politica, che lo ha voluto governatore della California per due mandati: "Ho amato la politica. E' incredibile l'effetto che le tue azioni politiche possono avere sulla vita delle persone. Mi piaceva il contatto con gli elettori, trovarmi davanti a un gruppo di donne, poi cambiare e parlare ai pensionati. Mi piaceva mettermi in giacca e cravatta ogni giorno e andare a fare un lavoro da persona adulta".

Arnold pensava che non avrebbe più fatto cinema una volta conclusa la parentesi politica: "Ogni volta che visitavo un set durante il mio mandato di governatore, mi veniva da pensare che non avrei più voluto recitare. Una volta ho visto Tom Cruise in un'imbracatura penzolare a testa in giù e ho pensato che non avrei mai più voluto, in vita mia, dovermi ritrovare a penzoloni, attaccato ad un'imbracatura".

Ma poi la nostalgia ha avuto il sopravvento e così è tornato sul set, con "The Last Stand - L'ultima sfida", la saga de "I Mercenari", "Escape Plan - Fuga dall'inferno" e "Contagious - Epidemia mortale". "Il cinema è come una droga per me - ha detto - Crea assuefazione. Quando torni a lavorare su un set, ti rendi conto di quanto in realtà sia divertente".

Alla pensione dunque non pensa, anzi. Alcuni dei suoi ruoli più iconici potrebbero tornare alla luce. Terminator per esempio. Il suo reboot - dopo una lunga serie di sequel - è stato preso in considerazione a Hollywood e potrebbe portare la firma - se non per la regia almeno per la produzione - di James Cameron. Anche "I gemelli", il successo che lo vide recitare accanto a Danny DeVito, ha ora in lavorazione un possibile sequel, dal titolo "Triplets". Ma è soprattutto il ruolo di Conan che il pubblico vorrebbe tornare a vedere sul grande schermo, dopo il successo di John Milius del 1982, Conan il Barbaro e il sequel - meno brillante - di due anni dopo, dal titolo Conan il distruttore.

La Leggenda di Conan, terzo film della saga tanto amata dai fan di Schwarzy, ha subito più di una falsa partenza, con l'attore che non ha mai smesso di corteggiare l'idea insieme allo sceneggiatore Andrea Berloff. Poi però, lo scorso aprile, voci di un definitivo accantonamento del progetto si erano fatte insistenti: il film non avrebbe preso vita perché la sceneggiatura non era abbastanza efficace. Un nuovo colpo di scena era infine arrivato a maggio, in occasione del Festival di Cannes. Era stato lo stesso attore a confermare che c'erano ancora speranze: "Stiamo riscrivendo la sceneggiatura l'idea è di farlo".

L'attore si sente ancora pieno di energie: "Alla mia età sento di essere più in forma di molti uomini più giovani di me. Certo, non ho più la forza e la resistenza che avevo quando ero più giovane. Non posso più sollevare 240 kg, o andare a sciare per ore e ore, e fare la stessa cosa il giorno dopo, e questo è frustrante. Ma allo stesso tempo mi sento orgoglioso della mia forma fisica, considerata la mia età".