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Arianna, dalla Disney a Flo Rida: "Non mi stanco mai"

Dopo le collaborazioni con Shaggy e Pitbull, un altro duetto eccezionale per la Bergamaschi, la Belle di La Bella e la Bestia

La Disney è stato il suo trampolino di lancio, ma Arianna Bergamaschi, in arte solo Arianna, ha sempre avuto in testa quello che voleva fare sin dall'inizio: pop music.

E dopo oltre 25 anni di carriera, tra La Bella e la Bestia e duetti stellari con artisti come Pittbull, Shaggy, Michael Bolton... un anello al dito e un bebè appena nato, non si è ancora stancata. L'ultima collaborazione è quella con il rapper Flo Rida con cui la cantante italiana ha realizzato un brano "Who Did You Love", già candidato a hit dell'estate: "Le grandi occasioni come Flo Rida si devono sempre cogliere..", ha spiegato l'artista a Tgcom24.

Diventata madre da soli tre mesi Arianna, classe 1975, sembra aver energia da vendere, come se il bebè appena nato gliene avesse procurata di nuova. E così eccola nuovamente in pista con Flo Rida, un altro importantissimo nome della scena internazionale, dopo i tanti con cui ha collaborato e duettato nel corso di oltre un ventennio. Ex stellina Disney, con cui firma nel 1990 un contratto quinquennale e incide ben 4 album e diverse compilation, Arianna è una delle poche artiste italiane ad aver raggiunto un mercato così immenso come quello americano. La sua “Sexy People” feat Pitbull ha spopolato nell'estate del 2013 con oltre 30 milioni di visualizzazioni su Youtube. E per “Who Did You Love“, feat. Flo Rida ci si attende il bis.

Un altro mostro sacro della musica rap, un'altra hit internazionale, a 41 anni, un marito e un figlio non ti dai ancora pace?
Non ci crederai ma sento di avere persino più energia adesso che prima. Ma non è vero che non mi do pace. A volte le cose capitano e quando sono del calibro di Flo Rida non si può far finta di niente. Con lui è stato così. Ero a Los Angeles e ho detto: ok ci provo. Ho contattato il suo discografico che conosco, Mike e gli ho spedito tre canzoni. Poi sono andata in studio, le canzoni non erano dispiaciute ma Flo Rida ne aveva una che voleva propormi e io ho accettato subito. Avevo appena saputo di essere incinta, ma non l'avevo detto a nessuno... certe occasioni sono uniche e bisogna coglierle.

Disney e il rap, qual è il legame?
Quando avevo 15 anni io, negli anni '90, era giusto cantare per la Disney. I 15 anni di allora non sono come quelli di adesso, dove le ragazzine vanno in giro nude di notte in discoteca. Già allora però io sapevo di voler fare pop e musical. Adoravo quel genere e lo adoro tutt'ora, ho sempre cercato di arrivare là, i miei idoli sono Beyoncè, Justin Timberlake, la Lopez. Non volevo solo essere la cantante che canta canzoni, Volevo muovermi e per me loro sono stati e sono dei modelli. L'incontro con Pittbull e Shaggy mi ha permesso di realizzare il mio sogno. Resta il fatto che sono una cantante e che sono italiana e questo viene molto apprezzato da tutti. Flo Rida mi ha dato il brano perché voleva mettere in risalto che ero una cantante melodica, per l'italianità della canzone.

 Cosa pensi del rap italiano?
Adoro Emis Killa, trovo che sia genuino e semplice che non si atteggi per forza a rapper dannato, come fanno molti altri... duetterei volentieri con lui

E tra gli artisti internazionali con chi ti piacerebbe ancora cantare?
Justin Timberlake e Beyoncè

Cosa ti è rimasto dell'esperienza Disney?
Alla Disney ho imparato il rigore e la disciplina che fanno di un'artista un professionista e dal punto di vista umano ho conosciuto tanta bella gente...

Alla fine degli anni '90 hai partecipato anche a Sanremo, cosa ti è rimasto invece di quell'esperienza e ci ritorneresti?

Di Sanremo mi è rimasta la paura, il terrore... della green room con le sue moquette e tutti quei discografici che ti stanno intorno e ti controllano, ti scrutano, della scalinata che mi sognavo di notte, del palcoscenico... Ma è stata anche l'esperienza più divertente della mia carriera, Sanremo è una fiera dell'artista e ci si diverte un mondo. Ci tornerei eccome, ma è un terno al lotto e bisogna soprattutto avere il brano giusto..

Quali sono secondo te le macro differenze tra il mondo musicale italiano e quello americano?
I numeri in prima linea. Il mercato americano è enorme, ha numeri stratosferici e quindi tanti soldi. E poi i discografici. Spesso quelli americani sono dei veri professionisti della musica, gente che di musica ne ha fatta e ne ha masticata parecchio, che segue il prodotto anche tecnicamente dall'inizio alla fine...

C'è qualcosa che ancora vorresti fare e non hai fatto?
Quando diventi madre diventa tutto relativo, tutti il mondo esterno si relativizza, quindi sì ci sono tante cose che vorrei ancora fare ma adesso ciò che conta è mio figlio. Ma tra le tante cose mi piacerebbe fare un film musicale, quello che faccio a teatro al cinema. Ma in America è molto difficile, bisogna saper parlare inglese senza accento per lavorare in una produzione americana...

Qual è stata l'influenza che tua madre Graziella Caly e le donne della tua famiglia hanno avuto su di te?
La mia famiglia è stata molto matriarcale, l'imprinting femminile, mia nonna era una pianista che ha cresciuto 3 figli da sola, i valori che mi sono stati trasmessi sono: tutti devono lottare niente arriva gratis, devi costruirti tutto da sola, se vuoi qualcosa devi sudare studiare, danza, canto recitazione e fare sacrifici. E ringrazio adesso mia madre per il rigore a cui mi ha abituata e che mi ha permesso di raggiungere tutto questo. Adesso da madre voglio trasmettere questi valori a mio figlio, soprattutto perché è un maschio e ci sono troppi maschi "molli"

Arianna adesso è felice?
Molto, moltissimo, devi sapere che quando facevo Belle nella Bella e la Bestia ero arrivata ad un punto in cui lavoravo e basta, non avevo più una vita, 580 repliche.. senza sosta. E' stato lì che mi sono fermata e mi sono detta: o adesso o mai più se voglio fare famiglia devo dedicarmi al mio fidanzato per costruire qualcosa. E così è stato. Adesso sono al settimo cielo.