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Antonella Lo Coco: "Grazie a Fiorella Mannoia mi racconto con la forza del rock"

La cantante ha pubblicato il singolo "Non ho più lacrime", primo singolo di un album realizzato con la collaborazione della Mannoia

Antonella Lo Coco:
ufficio-stampa

Si intitola "Non ho più lacrime" il singolo di Antonella Lo Coco che segna il nuovo percorso artistico della cantante rivelatasi a "X Factor".

Un brano potente e graffiante scritto e prodotto da Fiorella Mannoia. "Il nostro incontro è stato una sorpresa per me e collaborare con lei è stato illuminante ed estremamente costruttivo - spiega Antonella a Tgcom24 -, la sua influenza artistica mi ha permesso di aprire dei canali emozionali nuovi".

Per Antonella questo è il compimento di un percorso iniziato ai tempi della sua partecipazione a "X Factor", dalla quale sono passati già quattro anni. Con Fiorella Mannoia ha partecipato anche al recente album di Loredana Berté, "Amici non ne ho... ma amiche sì!". Ma la conoscenza con Fiorella va più indietro nel tempo. "Ci siamo conosciute nel 2012, al finale del mio X Factor, dove abbiamo duettato su una sua canzone - racconta -. In questi anni ci siamo tenuti in contatto. Ancora prima dell'album della Berté e del duetto su "Folle città" mi ha chiamata per dirmi che aveva un pezzo che riteneva perfetto per me. Devo dire che questa canzone mi rispecchiava molto, tanto per la musica che per il testo e da lì è iniziata la collaborazione".

Antonella Lo Coco:
ufficio-stampa

Questo singolo è il preludio a un album?
Si, stiamo già lavorando su altri brani e l'intenzione è di arrivare a un progetto a 360°. La cosa bella è che Fiorella ha messo a disposizione la sua esperienza. Come artista mi dà dei consigli e mi sta affiancando in studio con i suoi collaboratori. Il singolo ha come altri autori Bungaro e Chiodo e Carlo di Francesco ha fatto la produzione. Per me è una bellissima situazione per imparare.

"Non ho più lacrime" è indicativo di quello che sarà il sound dell'album?
Si, e quindi anche se sono pezzi pop mettono in risalto quella che è lla mia vena più rock. Sugli arrangiamenti cerchiamo di spingerci un po' più oltre con le chitarre. Da questo punto di vista l'atmosfera del singolo è molto indicativa.

Sei intervenuta anche a livello autorale?
Ho fatto ascoltare dei brani che avevo scritto, non di recente, e alcuni sono piaciuti. Vorremmo lavorarci bene e capire i pezzi giusti da inserire che abbiano un filo conduttore con le cose più nuove. Dobbiamo fare dei provini e vedere come funzionano.

Ti ritrovi ancora in pezzi scritti tempo fa?
In alcuni sì, altri sono proprio figli di un particolare momento e quindi non me li sento più vicini. Scrivere è una valvola di sfogo e quando non ti ci ritrovi più cantare determinate canzoni diventa difficoltoso.

Dopo "X Factor" ha seguito un tuo percorso molto personale. Cosa ti ha dato la partecipazione al talent?
La prova che mi sia servito è questa collaborazione con Fiorella, che è nata lì. Per me è stato fondamentale per mettere a fuoco quella che sono io musicalmente. Io dico sempre che i talent devono essere dei punti di partenza per poi costruire una carriera. E così l'ho vissuto. L'obiettivo era arrivare all'inedito. Dopo ho cercato di costruire un percorso credibile, adatto a me musicalmente. E non fare per forza tutto perché dovevo per forza esserci. Mettersi alla prova è un'altra cosa ma serve anche una coerenza.

Hai fatto televisione e cinema... Le consideri parentesi o vorresti rifarle?
Il cinema non l'ho cercato ma è arrivato in maniera inaspettata. Però nel ruolo che ho interpretato c'era tanta musica quindi mi calzava bene. Ho anche scritto due canzoni per la colonna sonora. Però mi sono divertita, il risultato è stato apprezzato e probabilmente nel 2017 avrò l'oppurtunità di un'altra esperienza simile. Quello che mi preme è legare sempre il discorso musicale anche quando mi metto alla prova in altre situazioni. E quindi anche a "Io canto", facendo il giudice in una competizione di bambini che cantano, ho portato un po' di mio.

Come ti vedi all'interno del mondo discografico?
I talent hanno rimascolato un po' le carte in tavola. Cambia tutto velocemente, basti pensare che ancora nella mia edizione di x Factor i social non erano proprio presi in considerazione. Certo, c'è un lato positivo e uno negativo in tutto. Da artista non disdegno certo il fatto di andare avanti, ma bisognerebbe tutelare di più le forme d'arte. Dietro una canzone non c'è solo chi canta. Il lavoro di tanta gente dovrebbe essere riconosciuto e discreditato.

C'è stato un guadagno sul fronte della comunicazione ma si perde il prodotto artistico?
Magari qualcuno che è particolarmente bravo a gestire i social riesce ad avere maggiore visibilità. A me piace scrivere quando ho qualcosa da dire e non perché devo esserci e dire ogni giorno buongiorno e buonanotte.