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Anastacia, "Evolution" il nuovo disco: "Sono sempre la stessa, solo più forte e più saggia"

La cantante americana presenta il nuovo album, a tre anni da "Resurrection". Tgcom24 lʼha incontrata

Anastacia,
ufficio-stampa

Anastacia è una fascio di pura energia, una guerriera in continua lotta e in costante evoluzione e proprio "Evolution" è il titolo del suo nuovo disco: "Parla di me adesso, la stessa di ieri, solo in un altro modo.

Più forte, più saggia. Migliore...". Pronta per i nuovi live, la cantante presenta anche il suo “The Evolution tour 2018” con cui girerà in tutto il mondo. Italia compresa con ben 4 date a Brescia, Roma, Bologna e Milano.

Evoluzione è la parola chiave di Anastacia, quasi venti anni di carriera, segnati da momenti difficili della sua vita privata, due battaglie vinte contro il cancro, un divorzio. Su tutto una voce e un'energia uniche, il suo biglietto da visita per diventare l'eccezionale e carismatica artista quale è. L'emblema della superdonna, che ha saputo trasformare le tragedie della sua vita in pura forza e creare musica capace di aiutare se stessa e gli altri, come accaduto con "Resurrection" tre anni fa, dopo l'ultimo intervento al seno.

Oltre 30 milioni di copie vendute, n.1 in 19 paesi, più di 200 certificazioni per i suoi album, più di 100 milioni di views su Youtube. Numeri da capogiro. Lei però è rimasta sempre la stessa: "In Evolution ci sono vibrazioni molto simili ai miei primi tre album, e ci sono io, la mia voce, la mia musica e i messaggi che voglio trasmettere. Tutto come nel passato. Ma in un altro modo, evoluto con le esperienze che ho vissuto, e che mi hanno reso più forte e più saggia...".

Il nuovo album presenta una Anastacia al top della "positività" e "creatività". Tredici tracce con un sound che lei definisce sempre più "SPRock music", ovvero quel mix ben bilanciato tra soul, pop e rock, che la cantante arricchisce con elementi stilistici personali. Una vecchia Anastacia che torna come nuova. Fil rouge del disco la forte energia che lega ogni canzone, come nella ballata "My Everything": "Ho sempre desiderato scrivere qualcosa che i miei fan potessero far suonare al loro matrimonio. Perché il matrimonio è un giorno speciale... Pieno di vita e di amore e io amo la vita e l'amore e vorrei che di giorni speciali ce ne fossero almeno quattro alla settimana...". Oppure "Stamina", che qualcuno avrebbe voluto fosse il titolo dell'album stesso: "Lo trovavo troppo pesante per un disco di musica, "Evolution" rappresentava la giusta positività del disco. Stamina ci fa capire che il mondo va in fretta, troppo in fretta e noi tutti dobbiamo affrontare sfide continue nella nostra vita. E io voglio risvegliare quella energia e quel coraggio, con i quali ho affrontato e affronto la mia vita nei miei ascoltatori".

La paura non le appartiene: “Io non credo nella paura, perché penso blocchi la vita e io amo vivere, a me piace godermi la vita - dice -. La paura è qualcosa di cui rido più che prenderla sul serio. Io voglio vivere al punto da essermi tagliata parti del mio corpo per poterlo fare, per continuare a trasmettere gioia".

Da sempre fortissimo il suo legame con l'Italia. Tanti i duetti, tante le collaborazioni nel corso della sua carriera, ma il ricordo più indelebile per Anastacia è quello legato a Pavarotti: "Era il 2000 ed ero in un periodo difficile personale e mentre cantavo con lui sul palco mi avvicinavo sempre più al maestro per cercare protezione". Di Eros Ramazzotti, che del duetto con lei parla come del migliore che abbia mai fatto, dice: "Sono contenta dei complimenti di Eros: mi ha dato altre opportunità di cantare con altri artisti italiani”.
Non sarà invece sul palco dell'Arena di Verona con Umberto Tozzi il prossimo 14 ottobre ("mi sarebbe piaciuto molto, ma ho preso impegni che non posso disdire"). Mentre su Francesco Gabbani non ha dubbi: "Grandissimo, sapevo che sarebbe diventato una star. Carismatico. Mi piacerebbe scrivere una canzone con lui, in inglese, anche se non la cantiamo insieme".

Quattro le date italiane del “Tour 2018”, a cominciare dal 6 maggio al Gran Teatro Morato di Brescia, e poi il 7 maggio all'Auditorium Parco della Musica di Roma, il 9 maggio Teatro Europauditorium di Bologna e il 10 maggio Teatro Ciak di Milano.