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Alvaro Soler punta sulla "Magia" della musica: "Le mie canzoni vanno oltre i tormentoni"

Il cantautore spagnolo ha pubblico il nuovo singolo che anticipa l'album in arrivo a luglio. Tgcom24 lo ha incontrato


Alvaro Soler torna con il brano "Magia"

Dopo aver segnato con la sua musica le nostre ultime cinque estati, il musicista spagnolo-tedesco Alvaro Soler è pronto a dar inizio alla primavera! Dopo un anno di pausa nel 2020, il 5 marzo è uscito il nuovo singolo "Magia"

 

 

"L'anno scorso ho fatto una pausa perché avevo bisogno di staccare un po', vedere la mia famiglia, i miei amici - spiega Alvaro -. Dopo sei anni che davo buca agli amici che mi chiedevano di vederci per bere una birra avevo bisogno di riprendere un po' la mia vita. Poi è scoppiata la pandemia". Il mondo si è come fermato, soprattutto quello della musica, e Soler ne ha approfittato per lavorare sulle nuove canzoni con un approccio diverso rispetto al passato. "Ho avuto molto tempo per scrivere, anche per sperimentare - spiega -. E non avere solo due o tre giorni per scrivere una hit, ma anche lavorare sull'album in una maniera più creativa e meno stressante. Solitamente scrivo 15 o 16 pezzi e vanno tutti sull'album. Questa volta ho scritto più di trenta canzoni e adesso posso scegliere". 

 

Il primo singolo estratto sembra riagganciarlo alla produzione precedente, ma in realtà si tratta di una canzone che non rappresenta in toto lo spirito dell'album che uscirà a luglio. "'Magia' è una canzone molto energetica, ispirata dai messaggi che la gente mi scriveva l'anno scorso, una canzone che spinge la gente a vedere la forza delle cose più piccole - sottolinea -. Quelle cose che prima per noi erano banali e adesso ci mancano. Musicalmente però l'album sarà molto più eclettico. Ho inserito anche canzoni scritte in anni scorsi che non avevo fatto uscire". Rispetto al passato la differenza si sentirà anche a livello di suoni e produzione. "'Eterno agosto' è stato fatto tutto a Berlino con un suono molto più limitato - spiega -. Ora sto lavorando con produttori da tutto il mondo e con un suono più moderno. Capisco che quella parte 'meno professionale' fosse parte di me, molto autentica, ma voglio tentare di essere più moderno". 

 

Inevitabile che un evento di portata epocale come la pandemia con i conseguenti lockdown, abbia influito anche sull'ispirazione del cantautore. "La situazione che abbiamo vissuto ha influito moltissimo. Soprattutto nella parte dei testi. All'inizio era tutto più descrittivo di questa malinconia e di questa impotenza che avvertivamo nel non potere fare niente - spiega Alvaro -. Ma poi sono arrivate anche le emozioni date dal vedere dell'unione della gente nella musica. E poi c'è anche la rabbia. Perché la musica era sempre l'ultima cosa quando si trattava di dare aiuti alla mia crew, alla mia band, però la musica deve essere anche quella che aiuta tutti quando siamo nella merda. La politica non capisce la musica ma questa è importante per la gente". 

 

Per molti il nome di Alvaro Soler è sinonimo di "tormentone estivo". Ma lui come vive questa cosa? La sente come una gabbia?. "Ogni Paese mi vede in modo diverso. In Spagna io faccio pop spagnolo, in Italia sono più connotato con l'estate... sono spagnolo, i milanesi vanno a Formentera... - afferma -. Lo stesso vale per la Germania. Una volta mi hanno detto che non potevano mettere ancora la mia canzone in radio perché non c'era bel tempo... Ovviamente penso ci sia un sacco di gente che ascolta la mia musica perché gli piace questo stile estivo. Ma io sono anche altro. Per questo mi piace fare gli album, dove posso mettere altri tipi di canzoni. Il prossimo singolo che uscirà sarà più melancolico. Credo che Magia sarà l'ultima canzone che faccio così. Poi ci saranno sicuramente canzoni uptempo, perché mi piace ballare".

 

Adesso è il momento di guardare al futuro. A cominciare dalla possibilità di tornare a suonare dal vivo. "La cosa che mi importa di più è il benessere della mia crew - dice -. Sto organizzando un paio di concerti in Spagna e in Germania. Abbiamo pensato a un formato speciale, "pic-nic": siamo su un prato, la gente fa un pic nic e noi suoniamo. Ovviamente è qualcosa di completamente diverso ma è importante ricominciare. Vediamo, siamo contenti di suonare e sarà una situazione super sicura". Se questo è un "format" particolare, arriveranno anche i concerti classici. Sono state già annunciate due date in Italia per il 2022: il 7 marzo al Gran Teatro Geox di Padova e l’8 marzo al Fabrique di Milano. 

 

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