© Parlamento europeo
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Metsola: "Una luce per ogni donna e ragazza che ha sofferto in silenzio. Una promessa a ogni donna e ragazza che merita sicurezza, dignità e una vita libera dalla paura". Von der Leyen: "Per ricordarci la nostra responsabilità: garantire che ogni donna possa vivere senza paura"
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L'Europa si colora in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. "Il Parlamento europeo si illumina di arancione. Una luce per ogni donna e ragazza che ha sofferto in silenzio. Una promessa a ogni donna e ragazza che merita sicurezza, dignità e una vita libera dalla paura. Dobbiamo loro più della consapevolezza. Dobbiamo loro un cambiamento", ha scritto sui social la presidente Roberta Metsola pubblicando le immagini dell'Europarlamento a Strasburgo illuminato di arancione. "L'anno scorso l'Ue ha adottato la sua prima legge in assoluto per combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica. Ma la storia non finisce qui. Stasera l'Europa si illumina di arancione per ricordarci la nostra responsabilità: garantire che ogni donna possa vivere senza paura" è invece il messaggio della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel pubblicare la foto dell'edificio Berlaymont illuminato di arancione.
Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, l'Unione europea "rinnova la sua determinazione a porre fine a ogni forma di violenza contro le donne" e a "garantire che ogni persona possa vivere libera dalla paura e dal dolore". Lo hanno dichiarato in una nota congiunta la vice presidente della Commissione Ue Roxana Mînzatu, la Commissaria per la parità Hadja Lahbib e l'Alta rappresentante dell'Ue Kaja Kallas. "La violenza di genere è inaccettabile" hanno sottolineato, ricordando che in Europa "una donna su tre" l'ha subita. "Per porre fine a questa situazione è necessario agire. L'Ue - hanno rimarcato - sta adottando misure concrete, dalla prevenzione e protezione all'applicazione delle norme e alla responsabilizzazione".
Mînzatu, Lahbib e Kallas hanno ricordato che "l'Ue sta istituendo un quadro completo per combattere la violenza di genere" e hanno invitato gli Stati membri a "recepire rapidamente" la direttiva contro la violenza contro le donne che "criminalizza esplicitamente le forme più diffuse di violenza di genere online, come la condivisione di immagini intime senza consenso, i deepfake, il cyberstalking, le molestie online e l'incitamento alla violenza e all'odio online basati sul genere". "Sradicare la violenza di genere - hanno concluso - è essenziale. Nella nostra tabella di marcia per i diritti delle donne, abbiamo posto la 'Libertà dalla violenza di genere' come primo principio e porteremo questa priorità nella prossima Strategia per la parità di genere 2026-2030".