ma i calendari rendono?

LA STORIA DEI CALENDARI DI MEDIAFRIENDS

11 Ott 2013 - 12:42
Retro del calendario 2007 © In concessione

Retro del calendario 2007 © In concessione

Vendere un calendario per beneficenza non è mai stato un grande affare dal punto di vista economico; perlomeno quasi mai. E allora perché Mediafriends continua a proporre il calendario quale strumento di raccolta fondi? La ragione principale risiede nel fatto che, attraverso un calendario, è possibile comunicare in modo efficace un tema, un’associazione e un progetto:  il prodotto editoriale offre, a chi è interessato,  la possibilità di soffermarsi sui temi sociali; ciò che il mezzo televisivo, per varie ragioni, non consente. I contenuti dei primi calendari, relativi agli anni 2007 e 2008,  erano gli animali e la natura, con Tessa Gelisio per la salvaguardia di un terreno della foresta amazzonica a rischio di speculazione e con il F.A.I. per il restauro di Villa Gregoriana a Tivoli.

© In concessione

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Villa Gregoriana a Tivoli

Nel 2010 è iniziata la collaborazione con gli amici del Motomondiale  e abbiamo realizzato, con il fotografo  Carlo Orsi,  un “calendario di autore”, con i ritratti dei piloti del Motomondiale pensati e  realizzati da Carlo in diversi circuiti del motomondiale grazie a una singolare tecnica fotografica.

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L’anno successivo, sempre con il supporto della Direzione Sport di Mediaset, abbiamo realizzato un calendario legato alla figura di Marco Simoncelli, giovane pilota scomparso l’anno precedente. L’iniziativa è stata comunicata nel corso delle telecronache dei gran premi e gli   spettatori del Motomondiale invitati a mandare le fotografie da loro realizzate e riferite al numero 58, il numero usato in gara da Simoncelli: poteva trattarsi di un numero civico, un tatuaggio, un adesivo … Il risultato è stato che alla nostra casella di posta sono arrivate  più di 10.000 fotografie, a testimonianza dell’emozione suscitata dalla morte di Marco. Si è creata così, in modo del tutto spontaneo,  una community,  idealmente stretta attorno alla famiglia del campione e alla Fondazione che ne porta il nome e che è anche beneficiaria della vendita del calendario che contribuirà alla realizzazione di una casa famiglia per accogliere ragazzi disabili a Coriano. L’ adesione al progetto da parte di un numero così elevato di persone è un dato rilevante, forse  ancora più importante dell’aspetto economico che peraltro ha superato le più rosee aspettative. Per la prima volta i nostri interlocutori, cioè il pubblico a cui di consueto chiediamo di contribuire alle iniziative di raccolta fondi,  è stato protagonista e ha partecipato in prima persona alla realizzazione dell’iniziativa. Il successo e la partecipazione ci hanno convinto dell'importanza di iniziative come questa; è già in produzione l'edizione del 2014, dal titolo Route 2014 il viaggio continua, che unirà le immagini donate dai migliori interpreti della fotografia sportiva alle frasi pensate e inviate dagli ascoltatori e ispirate al tema della libertà e della passione per uno sport che, in Italia, coinvolge milioni di persone.

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