Jo Squillo: Sì SposaItalia, collezioni 2024
Il meglio della creatività italiana per le "bride to be": tra fiori, fiocchi, cristalli e un profumo di romanticismo.
La kermesse, è divenuta un punto di riferimento del settore moda e bridal con il suo calendario ricco di novità e di fashion show.
Tra lunghezze volubili, ricami, ispirazioni al cinema e trasparenze: a Sì Sposaitalia Collezioni emergono i nuovi trend che saranno destinati a caratterizzare i look delle future spose 2025.
Lungo, lunghissimo, ma anche corto, cortissimo e midi oppure corto e lungo insieme. L’orlo è decisamente volubile e capriccioso.
Ora si estende facendosi strascico, ora si abbrevia, sintetizzandosi in una gonna sopra al ginocchio. Rispolvera la difficile quota polpaccio citando le gonne a ruota di Audrey Hepburn o, ancora, si raddoppia nella versione delle due gonne. Una corta e a palloncino, l’altra lunga e scivolata, indossate insieme. Al momento della festa l’una lascia il posto all’altra: è l’effetto strabiliante di una mini inaspettata.
‘Che cosa più di un abito bianco permette di esprimere se stessi?’ ha detto Pierpaolo Piccioli a proposito della propria collezione primavera-estate 2024 dando un segno forte, disegnando degli abiti bianchi che a loro volta ridisegnavano l’anatomia del corpo femminile. Il ricamo, il macramè, il pizzo da quel momento non sono più stati solo decori, ma l’abito stesso, fatto di rilievi, bassorilievi, sculture che esaltano i soggetti, per lo più floreali, che si alternano alle trasparenze, ancora di più sicuri della loro forza gentile.
Il cinema influenza da sempre la moda con le sue inspirazioni, con le sue suggestioni e ora anche con i suoi costumisti e i suoi Oscar.
Accanto ad uno spirito vintage che recupera gli anni Quaranta con abiti severi, corpetti a camicia e gonne attillate che hanno come unico decoro lunghe schiere di bottoni ricoperti, vive una tendenza ispirata a Holly Waddington e alle sue creazioni per Povere creature! Maniche enormi, importanti e gigantesche, le maniche a gigot di Balenciaga esplodono in vestiti tutt’altro che minimalisti.
Ci sono punti di un abito che sembrano dissolversi, sparire, lasciare il posto alla nudità e invece sono solo trasparenze che si guadagnano spazi che creano, giocando con le assenze, effetti ‘mancanti’, tulle, chiffon, organze sono tessuti impegnati in una sorta di ’ti vedo e non ti vedo.’ Architetture sospese che permettono anche ad un abito carico di decori di alleggerirsi e conquistarsi una nuova lievità.
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