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Jo Squillo: Poiret, la collezione per lʼestate 2019

Isabeli Fontana nel parterre

Jo Squillo: Poiret, la collezione per lʼestate 2019 - foto 1
tv-moda

"Affrontando ogni colore partendo dal culmine, restituirò a tinte ormai esauste il loro splendore originale."  Paul Poiret
 
La collezione Poiret per la primavera estate 2019 è una celebrazione di colore intenso, vivido e luminoso.

Rendendo omaggio all'eredità di Paul Poiret, vero genio del colore, il Direttore Creativo Yiqing Yin si concentra sulle sue caratteristiche vitali ed energiche. Le tinte avvolgono il corpo in un singolo e fluido movimento, rievocando la fisicità della pittura astratta.
La palette proposta per questa stagione abbraccia l'intero ventaglio di leggere tinte estive - corallo, zafferano, celadon e verde mandorla, affiancati da cipria, nero e denim scolorito, ravvivati da tocchi di blu elettrico.
I tessuti velati e le gradazioni di colore, ispirate al mutamento della luce naturale estiva durante i diversi momenti della giornata, approfondiscono le più impercettibili variazioni dello spettro di colori in una serie di tonalità che non conoscono delimitazioni prestabilite. Il color block dialoga con i tessuti impalpabili trasformandosi in pura astrazione in movimento.

La collezione introduce un'esclusiva collaborazione con Bernard Frize, le cui opere Elu, Der e Navia sono state trasformate in stampe. Il processo e l'approccio creativo di Yiqing Yin's dialogano con le line verticali del pittore francese, messe sotto tensione in maniera nuova ed estrema. Avvolte intorno alle curve del corpo, soggette al movimento perpetuo di una tuta "infinita" o controllate da plissettatura con scanalature, la qualità plastica della pittura da vita a nuove sculture tridimensionali. Travolgendo e comprimendo drasticamente il colore, Yiqing Yin si accosta in modo pratico al concetto di materialità in un esercizio di libera scultura sul corpo.
I top in cellulose regalano un tocco di colore liquido, energetico e quasi techno alle polverose tinte pastello. In perfetta armonia con il tipico approccio di Bernard Frize, contraddistinto dall'elemento dell'accidentalità e dalle linee spazzate dei suoi dipinti che sfruttano la fluidità materica della pittura, questa versatile collezione apre le porte alla casualità incoraggiando l'individualismo. I tessuti sembrano nascere sul corpo in modo spontaneo, mentre le strutture basate su semplici forme rettangolari rispecchiano la naturale spensieratezza dei giochi da bambino. I volumi avvolgenti possono essere indossati in diverse maniere: alla rovescia, morbidi o stretti in vita.

Morbide silhouette oversize dagli ampi volumi aerei celebrano lo spazio tra il corpo e l'indumento creando un ambiente squisitamente naturale per la donna nomade contemporanea che si sposta nell'area sconfinata compresa tra Oriente e Occidente muovendosi tra forme più libere ed elementi sartoriali. Fluidi abiti in seta introducono entrano in contatto con trench oversize in tela di cotone o parka militari in seta jacquard gazar. I distintivi pantaloni da odalisca di Paul Poiret sono rivisitati in una versione a gonna a fazzoletto o abito sarouel che si avvolge intorno al corpo, formando il simbolo dell'infinito.
Fil coupé jacquard artigianale traccia delicatamente un motivo floreale ristampato e destrutturato.
Gli accessori celebrano giocosità e libertà proponendo sandali dai molteplici laccetti dai colori contrastanti o dagli intrecci artigianali a griglia. Gli stivali a calza appaiono come dipinti creando un effetto seconda pelle.