Ci sono così tanti spettacoli di qualità per coprire la programmazione di così tante sale?

Le multisale teatrali sono troppe?

C'è anche un problema di contributi

04 Dic 2025 - 12:09

di Marco Calindri                                                    marcocalindri@libero.it

Andrea Lorenzon (consulente web)                    digitaltools@.it

Non ci sono soluzioni facili a problemi complessi e la situazione attuale del sistema teatrale italiano, nonché quella proiettata a medio termine, complessa lo è veramente.

Molti teatri, sia pubblici che privati, hanno seguito l’esempio delle multisale cinematografiche, nate per distribuire un numero maggiore di film e incrementare il numero di spettatori.

Oggi le multisale cinematografiche, a causa delle piattaforme digitali e della scadente qualità di molte produzioni soffrono, in generale, di una scarsa affluenza di spettatori.

Le multisale dei teatri, a loro volta e soprattutto quelle gestite dai privati, cominciano ad avere difficoltà a programmare non tanto le sale principali quanto quelle secondarie.

Le produzioni teatrali hanno costi sempre più elevati e gli spettacoli necessari per soddisfare una programmazione così abbondante, non sempre garantiscono un’adeguata qualità artistica.

La scarsa qualità, fatalmente, non favorisce l’affluenza del pubblico e, di conseguenza, compromette il bilancio economico dell’intera stagione.

Insomma, è il classico cane che si morde la coda.

Certo, c’è anche un problema di contributi ministeriali legati al numero di rappresentazioni ma come conciliare la programmazione di tante sale con un’adeguata qualità?

Non ho una risposta risolutiva ma credo che sarebbe molto utile che gli operatori del settore cominciassero a porsi il problema avendo, come stella polare, l’impegno a mantenere sempre alta la qualità dei prodotti proposti al pubblico.