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Gianluca Grignani: "Non posso vivere senza la gente"

Dopo la partecipazione alla 65° edizione del Festival di Sanremo, Gianluca Grignani si esibisce sul palco di RadioItaliaLive per presentare "A volte esagero" - Sanremo Edition.

Gianluca Grignani a RadioItaliaLive
agenzia

Un'intervista profonda e a tratti filosofica quella fatta da Paola Gallo a Gianluca Grignani, attraversando vari aspetti della sua vita e della musica abbiamo avuto modo di conoscerlo meglio, abbiamo scoperto un'artista onesto e sincero e sotto certi aspetti anche un pò ingenuo, come lui stesso si definisce. Una persona attenta alle questioni socio-economiche del nostro paese che si sente decisamente più vicino alle persone "normali" più che allo showbusiness.
Nell'ultimo anno ha intrapreso un cambiamneto che l'ha portato a prendere più coscienza di se e delle cose che maggiormente desiderava per realizzare i suoi obbiettivi
Ci ha inoltre raccontato l'inizio della collaborazione con il rapper Emis Killa con il quale ha duettato in "Fuori dai guai".

E' partito da pochissimo il tuo tour, la prima data è andata benissimo, tu hai scritto "adesso che è iniziata sono a mille, non vedo l'ora di continuare" il momento live è decisamente quello che hai sempre amato di più da quando hai iniziato questo lavoro
"Sì, la ricerca, il suono, suonare insieme agli altri, suonare per gli altri, suonare con gli altri che sono il pubblico è il momento più importante, siamo partiti a mille, anzi a 3000 (facendo riferimento al concerto del 4 Aprile sul Ghiacciaio Presena a 3000 mt di altitudine), adesso quello che dobbiamo fare è essere umili, attenti, suonare molto bene, divertirci e divertire".

Gianluca Grignani: "Non posso vivere senza la gente"

Tu hai detto suonare per gli altri, con gli altri, tant'è che una delle frasi che mi piace molto di "Sogni Infranti" è quella che dice "sono qui in mezzo a quella gente che non molla mai, sto qui, sto qui.." se c'è una cosa che non hai mai fatto è andartene dalla gente, anche quando magari avresti potuto farlo.
"Io non vivo senza la gente, loro possono vivere senza di me, ma io senza di loro no.
La gente per me è univoca, è una persona sola, non sono tante, è un'insieme di pensieri che si uniscono, c'è sempre un momento dove tutte le cose si fondono... il popolo a un certo punto ha una "visione"... noi stiamo vivendo un momento difficile e critico, io mi sento più vicino alle persone che vivono la vita "normale" rispetto a quelle che fanno il mio lavoro, non propriamente il mio, più quello dello show-business che sta prendendo una strada un pò particolare.
Io non mollo perchè se mollassi smetterei proprio di esistere come del resto la gente".

Tu sei uno dei cantautori più sinceri, quasi ingenuo, che io conosca, la furbizia non ti appartiene, quello che sei lo racconti nelle tue canzoni.
"La furbizia credo sia il primo sintomo di stupidità, faccio finta di non vederla ma la vedo, ci passo sopra perchè l'ingenuità è il non soffermarsi a dire 'sei furbo allora ti faccio vedere cosa vuol dire usare l'intelligenza...' a volte non l'ho fatto, questo è il mio punto debole... ho 43 anni, magari prima o poi lo farò".

Di "A volte esagero" c'è un'edizione speciale, Sanremo è stata l'occasione per arricchire questo disco con altre canzoni, tra cui proprio il duetto con Emis Killa in "Fuori dai guai" a me l'inizio piace un sacco "Cazzate che ho fatto nella vita me le trovo di fronte come la mia storia tra le dita" che alla fine sono un pò croce e delizia.
"C'è chi mi ha chiesto intendi dire che "La mia storia tra le dita" non ti piace ?
In realtà è il mio inizio, lo dice la frase stessa, è "La mia storia tra le dita", quindi la mia vita. Ho imparato un pò dai Beatles e dai Doors a fare queste autocitazioni ironiche, nella frase "La mia storia tra le dita" dico che mi trovo di fronte la mia stessa prima canzone ogni volta a confronto con la personalità che ho, che cambia e che si evolve ed Emis è stato molto bravo a trovare una chiave di lettura".

Gianluca ci racconta l'inizio della loro collaborazione: "ricordo di averlo chiamato divese volte, in questo senso mi somiglia un pò, è schivo, veloce di pensiero, ha i cavoli suoi...gli ho detto più di una volta "Allora hai fatto sto testo ?", non sapevo mai come prenderlo perchè era veramente furbo, ma quella furbizia che mi piace, dettata dal cuore, dall'istinto. Poi un giorno mi dice "so cosa devo dire", ho pensato:"benissimo", non ho più detto niente, è arrivato il testo e...buona la prima !!! L'ho trovato molto forte e adatto. Tra l'altro parla molto bene di me, pensavo fosse cattivo nei miei confronti, sai che i rapper si divertono a dire "cazzate", invece è stato molto gentile a modo suo" aggiunge scherzosamente Grignani.
Poi in tono fraterno e amichevole Gianluca si rivolge ad Emis: "mi dispiace ma te lo devo dire, sei ancora piccolo, ne devi mangiare di strada...ciao Emis ti voglio bene !!!"

Ho citato "La mia storia tra le dita" e mi viene in mente che questa canzone è uscita e ha fatto la sua strada senza di te, nel senso che è diventata famosissima e ancora non si sapeva che faccia avesse Gianluca Grignani, secondo te oggi potrebbe ancora succedere ?
"L'unica differenza che c'è è che deve passare un messaggio di cultura, si diceva che la sottocultura stesse prendendo piede ma perchè la gente è troppo impegnata a sopravvivere che a vivere, quindi la cultura va verso i bambini che sono gli unici a non aver paura di vivere in questo momento, quindi tutto va verso quella direzione, ma gli uomini hanno bisogno di cultura, c'è n'è bisogno e non se ne può fare a meno".

Il viaggio ricomincerà a breve, ho visto che hai scelto dei luoghi particolari, so che ami la bellezza in senso lato e ami sperimentare, sei riuscito a mettere insieme le due cose, dal Presena a Taormina.
"Io credo di aver preso Gianluca Grignani per i capelli e gli ho detto "bene, ora cosa vogliamo fare?", sono vent'anni che ti sballottolano a destra e a manca e un pò l'hai voluto anche tu.
In un anno queste cose hanno iniziato a muoversi in maniera diversa e sono riuscito a dire quello che veramente pensavo e in pochissimo tempo le cose sono andate verso la direzione che m'interessava di più e che voglio da una vita, e l'ho ottenuto semplicemente mettendomi di buzzo buono, cercando di guardare veramenete da che parte bisogna stare, la bellezza sta in questo, nel cercare e trovare una motivazione fino in fondo per seguirla, anche con autoironia,leggerezza con un pò di rock'n'roll, con quello che vuoi, però devi sapere che cosa stai facendo altrimenti è un disastro. E' stato un anno importante, adesso guardando in faccia la gente vedo un cambiamento nei miei confronti, sono andato a cercarlo, sentivo l'esigenza di piacere perchè per me le persone sono fondamnentali, ero così sincero con me stesso da diventare quasi duro pur di non tradirle, l'età nel mio caso è servita per farmi diventare un uomo"...perchè "non sarà domani ma vedrai, vedrai che cambierà..."chiude Paola citando Tenco.

L'intervista volge al termine per lasciare spazio al live nel quale Gianluca canta i suoi più grandi successi: “Destinazione Paradiso”, “Cammina Nel Sole”, “Non Voglio Essere Un Fenomeno”, “Sogni Infranti”, “Sei Unica”, “La Fabbrica Di Plastica”, “La Mia Storia Tra Le Dita”, “A Volte Esagero” ed infine “L'Aiuola".

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