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La Nasa punta su Elon Musk per tornare sulla Luna: per la prossima missione si affiderà a Space X

Per 2,9 miliardi di dollari la società costruirà la navicella su cui voleranno gli astronauti americani. Battuta l'offerta di Jeff Bezos

Nasa

La Nasa ha annunciato di aver scelto Space X per la sua prossima missione sulla Luna. La società aerospaziale di Elon Musk ha vinto un contratto da 2,9 miliardi di dollari per costruire la navicella che porterà gli astronauti americani sul satellite della Terra. L'offerta della società di Musk ha battuto quella di Jeff Bezos, che aveva stretto una partneship con Lockheed Martin, Northrop Grumman e Draper.

I prossimi esseri umani a mettere piede sulla Luna, quindi, arriveranno anche grazie al razzo Starship di Space X. La decisione rientra nel programma Artemide, che prima del 2030 dovrebbe riportare l'uomo, anzi, anche una donna, sulla superficie del satellite terrestre. Space X ha vinto l'appalto Nasa offrendo un contratto da 2,9 miliardi di dollari, battendo la Blue Origin di Jeff Bezos e la compagnia dell'Alabama Dynetics.

 

 

Space X sta già sviluppando un veicolo, Starship appunto, che ha già effettuato alcuni voli di prova; fin qui tutti conclusi con un'esplosione nell'atterraggio, ma Elon Musk non demorde. Secondo un comunicato Nasa, Starship non porterà gli astronauti del programma Artemide dalla Terra alla Luna. I primi quattro dovrebbero salire a bordo di un razzo progettato dalla Nasa e, dopo un viaggio di diversi giorni, dovrebbero giungere a una stazione spaziale nell'orbita lunare, il Lunar Gateway. Da qui il passaggio sullo Starship che dovrebbe fare da navetta fra la stazione e la superficie lunare.

 

Jurij Gagarin, il primo uomo nello Spazio: 60 anni fa lo storico viaggio della Vostok 1

Poco meno di due ore, per la precisione 108 minuti: tanto è durato, il 12 aprile 1961, il primo viaggio nello Spazio mai compiuto da un essere umano. A nemmeno quattro anni dal lancio dello Sputnik, che aveva inaugurato l'era spaziale, Jurij Gagarin entrò di prepotenza nella storia superando i confini dell'atmosfera a bordo della navicella Vostok 1. "Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini", è una delle sue frasi più celebri, probabilmente a causa delle evidenti connotazioni politiche. L'impresa, compiuta in piena Guerra Fredda, aveva lo scopo di rimarcare la supremazia dell'Urss sugli Stati Uniti. Una battaglia persa, poi, al fotofinish da Mosca, quando il 20 luglio 1969 gli americani compirono il primo allunaggio. Due giorni dopo quel 12 aprile di 60 anni fa, il regime sovietico organizzò per Gagarin diversi tour per il mondo, in "missioni di pace" e di propaganda. Fu ricevuto da grandissimi leader di statura mondiale, dalla regina Elisabetta II a Fidel Castro.

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