Il pilota Larry Connor e gli specialisti di missione Eytan Stibbe e Mark Pathy hanno pagato un biglietto per partecipare
Con l'apertura del portello della navetta Crew Dragon Endeavour è ufficialmente iniziata Axiom-1 (Ax-1), la prima missione privata sulla Stazione spaziale internazionale. A bordo della navetta ci sono quattro uomini, al comando Michael López-Alegría, ex astronauta della Nasa e oggi dipendente dell'azienda Axiom. Il pilota Larry Connor e gli specialisti di missione Eytan Stibbe e Mark Pathy hanno pagato un biglietto per partecipare alla missione, di 11 giorni complessivi, compreso il viaggio.
La navetta Crew Dragon Endeavour è stata lanciata con un razzo Falcon 9 della SpaceX dal Kennedy Space Center a Cape Canaveral.
La missione - La missione Ax-1, gestita dalla compagnia texana Axiom, in collaborazione con la Nasa, avrà una durata complessiva di 11 giorni. Porta sulla Iss quattro passeggeri: c'è il comandante di origine spagnola Mike López-Alegría, vice presidente Business development di Axiom Space ed ex astronauta della Nasa, che ha già trascorso 258 giorni nello spazio ed è al suo quinto volo. Al suo fianco, altri tre passeggeri paganti (con in tasca un biglietto da 55 milioni di dollari): l'imprenditore americano Larry Connor, l'investitore israeliano ed ex pilota di caccia F-16 Eytan Stibbe, e il dirigente d'azienda canadese Mark Pathy.
Dopo quasi mille ore di addestramento, i quattro astronauti privati sono arrivati al Kennedy Space Center a bordo dei suv della Tesla dalla carrozzeria bianca, proprio come le avveniristiche tute di volo che hanno indossato a tre ore dal lancio. Dopo le foto di rito, si sono diretti alla piattaforma 39A per imbarcarsi e prendere posto l'uno accanto all'altro. Alla chiusura della Endeavour sono state rilevate alcune anomalie nella pressione che hanno imposto di riaprire e risistemare il portellone. Una volta chiuso, però, tutto è tornato nella norma e i preparativi sono andati avanti fino al momento del lancio, perfettamente riuscito quando in Italia erano le ore 17:17.
"Zero G e ci sentiamo bene", ha rassicurato il comandante Mike López-Alegría non appena la capsula è entrata in orbita. Nel frattempo il primo stadio riutilizzabile del Falcon 9 eseguiva magistralmente il suo quinto rientro in atmosfera, atterrando sulla nave-drone che lo attendeva nell'oceano Atlantico a circa 545 chilometri dal Kennedy Space Center.
È la "rinascita del volo umano nello spazio", ha rivendicato orgogliosamente dopo il volo Kathy Lueders, a capo del direttorato delle Operazioni spaziali della Nasa. Dieci anni fa, quando l'ente spaziale americano ha avviato il Commercial Crew Program (il Programma dei voli commerciali volto a favorire l'ingresso dei privati nel trasporto degli equipaggi), "immaginavamo società private che avrebbero servito l'orbita terrestre bassa. E ora eccoci qua - ha aggiunto Lueders su Twitter - con una rinascita del volo spaziale umano pienamente evidente con la missione privata Ax-1!".
Stesso entusiasmo anche per il capo della Nasa Bill Nelson, che ha commentato: "che lancio storico! La partnership della Nasa con l'industria attraverso i programmi commerciali per cargo ed equipaggi ha portato la nostra nazione in questa nuova era del volo umano nello spazio, con un potenziale illimitato". In questo senso il 2022 segna una svolta storica: solo in questi primi quattro mesi dell'anno sono partiti più "turisti spaziali" (10, con le missioni Ax-1 e Ns-20) che astronauti professionisti (3 con la Soyuz Ms-21).
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