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Scuola, un diplomato su due pentito della scelta fatta alle medie

I dati dell'ultimo Rapporto AlmaDiploma: il 46% degli studenti che ha concluso le superiori nel 2018 è insoddisfatto del suo percorso scolastico

Scuola, un diplomato su due pentito della scelta fatta alle medie - foto 1
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Orientamento, funziona davvero? Il dubbio è lecito.

Perché secondo gli ultimi dati di AlmaDiploma sul profilo dei diplomati 2018, così come riportati dal sito Skuola.net, circa la metà dei ragazzi che arriva all'esame di Maturità è pentita della scelta fatta cinque anni prima. Il 34%, infatti, tornando indietro – alla fine della terza media - sceglierebbe un indirizzo differente, mentre un altro 12% cambierebbe solo l'istituto a cui si è iscritto. E se due ‘insoddisfatti' su 5 sono rimasti delusi soprattutto dalle materie studiate, più del 18% avrebbe voluto essere formato maggiormente per l'ingresso nel mondo del lavoro. Numeri simili per chi, invece, avrebbe voluto compiere studi più adatti alla scelta universitaria che aveva in mente.

I più disorientati? I diplomati dei professionali
Tra chi avrebbe cambiato corso e/o scuola, c'è una maggiore quota di ex studenti dei professionali (50,7%), seguiti dai tecnici (46,2%). I liceali, invece, sono i meno pentiti (44,9%). La stessa condizione di "disorientamento" tra i ragazzi delle scuole tecniche si verifica se parliamo della scelta post diploma. Alla vigilia della Maturità, infatti, il 14% complessivo si diceva totalmente incerto sulle decisioni per il futuro. E se al liceo la quota si riduce solo al 7,7%, tra i diplomati dei tecnici c'è un picco del 21,1%; ancora peggio nei professionali (22,5% di indecisi).

Orientamento? Bene ma non benissimo
Studenti spaccati a metà sull'orientamento svolto a scuola. I dati ci dicono che il 52% dei diplomandi è soddisfatto, ma il resto non manifesta lo stesso entusiasmo. Anche qui le differenze tra i vari indirizzi emergono in maniera netta, ma con alcune sorprese: nonostante i dati sui "disorientati" che abbiamo appena visto, gli studenti degli Istituti tecnici sono i più convinti sull'utilità delle attività svolte (58,3%); numeri di tutto rispetto anche tra i ragazzi dei professionali (54,9% di soddisfatti); mentre il livello di apprezzamento scende drasticamente tra i liceali (47,3%). Il Rapporto AlmaDiploma mostra comunque come, indipendentemente dal tipo diploma conseguito, la quota di soddisfazione sia più alta tra i ragazzi che scelgono di indirizzarsi verso il mondo del lavoro (60,0%) e scenda di più di 10 punti - al 49,8% - tra coloro che vogliono proseguire gli studi.

La famiglia decisiva per le scelte dei ragazzi
Ma l'orientamento svolto a scuola non può che influire solo in parte sulle decisioni degli studenti. Come conferma l'indagine, la famiglia e il contesto di provenienza giocano un ruolo importantissimo. Lo testimonia il fatto che la quota di diplomati con genitori in possesso di titoli di laurea è massima fra chi ha frequentato i licei classici (62,0%) e scientifici (43,9%), mentre si riduce negli istituti tecnici (16,9% tecnico tecnologico e 14,8% tecnico economico) e nei professionali (dall'11% del professionale per i servizi all'8,9% del professionale per l'industria e l'artigianato). Allo stesso tempo, tra gli indirizzi liceali classici e scientifici c'è una forte presenza di studenti di estrazione sociale elevata (rispettivamente 49,3% e 35,5%) e una parallela carenza di figli delle classi meno abbienti (9,6% per i primi e 13,8% per i secondi). Sono i ragazzi stessi, poi, a dichiarare che il 61,3% dei diplomati considera "rilevante" il parere dei genitori sulle proprie scelte: in particolare questo succede se mamma e papà sono in possesso di una laurea e quando ricoprono posizioni professionali di alto livello.

I voti dati alla scuola: promossi professori e compagni
Nonostante le difficoltà, il bilancio degli anni delle superiori - sentendo i diplomati intervistati – non è però così fallimentare come si potrebbe pensare. Tante le opinioni favorevoli, ad esempio, nei confronti degli insegnanti, apprezzati in particolare per la loro competenza (78,5% di soddisfatti), un po' meno per le loro capacità di valutazione (62,8%). Ma il lato migliore delle superiori è rappresentato dai compagni di classe, vissuti al meglio dalla stragrande maggioranza (87,7%). A non piacere granché, invece, sono le infrastrutture e le aule (ritenute soddisfacenti solo dal 56,5% degli studenti), i laboratori (56,2%), gli impianti e le attrezzature sportive (54,9%).