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Maturità 2023: le 10 regole per affrontare al meglio la prima prova di Italiano

Saper utilizzare ogni giorno per la giusta preparazione è determinante per affrontare le prove con successo

Maturità 2023: le 10 regole per affrontare al meglio la prima prova di Italiano<br />
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Prima prova d’esame, quella di Italiano: un momento temuto e quasi simbolico per le centinaia di migliaia di maturandi che ogni anno iniziano, con il tema, i giorni caldi degli esami di Stato.

Quest’anno, inoltre, si torna alla formula pre-pandemia, senza alcuno “sconto”, nonostante gli anni difficili affrontati dai ragazzi. Un motivo in più per agitare la marcia di avvicinamento degli studenti alle prove di fine giugno. Compresa quella inaugurale. Nonostante sia forse quella meno temuta tra le tre - ricordiamo che la seconda prova verte sulla materia d’indirizzo, mentre il colloquio ha un forte carattere multidisciplinare - anche lo scritto di Italiano, infatti, non è da sottovalutare, perché da un ottimo tema può scaturire un buon punteggio da mettere in tasca. E allora diventa fondamentale scegliere bene la traccia tra le diverse alternative proposte dal Ministero, e ottimizzare al massimo il proprio lavoro.

 

Per questo motivo il portale Ripetizioni.it - piattaforma specializzata nelle ripetizioni private - ha rivolto ad Angela Mugione, una delle Tutor di Italiano più richieste dai suoi utenti, le domande più frequenti che le fanno gli studenti sulla prima prova di Maturità, per riuscire ad affrontare il foglio bianco senza problemi il prossimo 21 giugno.

 

Necessaria la visione d’insieme

 

In generale, sostiene la Tutor, è consigliabile avere una visione d’insieme, perché non si può mai sapere da quale tipologia dipenderà l’esito della prima prova. “Conoscere in modo approfondito una tematica è altrettanto importante”, spiega Angela Mugione. Quindi non soffermarsi solo su una singola tipologia, ma prendere in considerazione tutte le sette tracce, analizzando i pro e i contro di ognuna.

 

Scegli una traccia affine alle tue capacità

 

Non preoccuperà, almeno sulla carta, come gli step successivi, ma lo scritto di Italiano è da sempre il banco di prova di ogni esame di Stato, specie dal punto di vista emotivo. Ma come spiega la Tutor, con la giusta strategia gli studenti potranno affrontare la prima prova senza problemi e patemi. Il secondo consiglio è, in ogni caso, quello di puntare su delle certezze: “Trattandosi di una prova di fine percorso, lo studente dovrebbe già aver maturato la consapevolezza che una delle tipologie è più congeniale alle sue capacità”.

 

L’allenamento è tutto

 

Non conoscendo in anticipo il contenuto delle tracce gli studenti non potranno fare altro che esercitarsi al meglio delle loro possibilità. In che modo? “E’ consigliato allenarsi simulando più volte la prova e le varie tipologie”, spiega la docente di Ripetizioni.it. In questa fase, dice, anche un buon ripasso del panorama storico e letterario italiano può rivelarsi “fondamentale”.

 

Scrivere con semplicità

 

Parlando di un compito d’Italiano, il linguaggio non è certo secondario. Tra l’altro, spesso, gli errori più comuni degli studenti sono quelli legati al lessico, alle basi della grammatica. I più evidenti e pericolosi. Prima di tutto, secondo la Tutor, è perciò importante “organizzare le idee in maniera chiara e lineare, senza troppi giri di parole”. In aggiunta, bisogna utilizzare in modo appropriato i vocaboli, senza abusare di locuzioni vagamente conosciute e ricostruite malamente: la semplicità viene sempre premiata.

 

Brutta copia sì o brutta copia no?

 

Per mettere un po’ di ordine alla confusione con cui molti studenti avranno a che fare quel giorno, non c’è niente di meglio del caro, vecchio, foglio di brutta copia. Anche se il copiare in ‘bella’ spesso può rubare del tempo ai maturandi, la “brutta” è necessaria per elaborare e collegare i concetti. E’ di questo avviso anche Angela Mugione: “Essa - ricorda - contiene il pensiero esplicito di chi scrive. Nonostante ci siano ripetizioni, pensieri scritti male e spesso lasciati a metà, rappresenta una sorta di laboratorio per buttare giù idee da mescolare, rimescolare e collegare”.

 

L'alleato principale? La calma

 

A prescindere dalla traccia e dal suo contenuto, ciò che conta davvero è approcciarsi al compito senza agitazione: “L’alleato principale è la calma”, ricorda la Tutor di Ripetizioni.it. Solo restando sereni si potrà scrivere un buon elaborato. E’ vero, tenere a freno le emozioni può essere difficile, specie durante il primo vero esame della propria vita, ma - secondo la docente - “chi ha studiato bene saprà cogliere da tale stato la giusta dose di adrenalina e dare quindi il meglio di sé”.

 

Analisi del testo: conoscere il contesto storico è basilare

 

Venendo al sodo, da dove partire per sviluppare una delle tracce maggiormente sotto la lente d’ingrandimento, ovvero l’analisi del testo? In questo caso, secondo la Tutor, la buona riuscita della prova dipende da tre passaggi chiave. All’inizio “si deve leggere attentamente il testo, preferibilmente più volte, delineandone i punti e le caratteristiche principali”. Il secondo passaggio è quello di contestualizzare l’opera da cui è tratta la traccia, ampliando poi l’analisi all’autore; qui la conoscenza delle dinamiche storiche in cui questo ha operato può far la differenza, perché “le epoche in cui gli autori sono vissuti hanno contribuito a determinate scelte stilistico/tematiche ben precise”. In ultima istanza, è bene - come anticipato - esprimersi con una buona capacità di scrittura.

 

Testo argomentativo: idee chiare e linguaggio specifico

 

Proseguendo in ordine di apparizione, c’è la tipologia B; sicuramente la sfida più insidiosa per molti maturandi. Il testo argomentativo, infatti, risponde a dei rigidi criteri di forma: a partire da una data questione, il maturando dovrà esporre la propria tesi in merito, presentando, in contrapposizione, un’antitesi. Gli studenti dovranno servirsi di questo confronto per avvalorare le proprie tesi. Insomma, uno step difficile, che per Angela Mugione richiede “un linguaggio specifico e non banale", per non rischiare di scadere nella retorica. Il consiglio principale, per tutti gli impavidi studenti che sceglieranno il testo argomentativo, è di organizzare il lavoro aiutandosi con una scaletta, per ordinare le idee, esponendole poi in modo logico e coerente.

 

Tema d’attualità, meglio i quotidiani dei Tg

 

Se invece ci si orienta verso il tema di attualità, è fondamentale sin da ora prendere confidenza con i principali avvenimenti che accadono intorno a noi. Per farlo, come è noto, basta informarsi tramite i Tg e i quotidiani nazionali. Ma, in questo caso, la Tutor consiglia vivamente soprattutto la lettura dei quotidiani, in quanto “garantiscono una conoscenza globale e più approfondita dei fatti, mentre i telegiornali ci aggiornano su eventuali sviluppi e novità di una determinata problematica”. Attenzione, invece, all’informazione via social: il più delle volte può risultare superficiale e incompleta.

 

Non perdere un minuto ma prenditi il tuo tempo

 

Gli studenti che riescono a portare a casa la prova al meglio, in genere, sono quelli che sanno dosare saggiamente il tempo a disposizione. Le sei ore a disposizione per mettere a fuoco le tracce, elaborarle e correggerle possono sembrare tante. Eppure, ricorda la Tutor, “è bene darsi un tempo massimo per la stesura del testo”. In maniera tale da potersi ritagliare spazio per le eventuali correzioni prima della consegna. Un consiglio utile a tutti, per l’insegnante di Ripetizioni.it, è di "riservare almeno 30 minuti a una prima rilettura, per individuare gli errori grammaticali, per poi procede a una seconda rilettura, utile ad sincerarsi che il testo sia armonioso e scorrevole”.

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