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Maturità 2022, gli studenti si preparano all'esame ma temono la "sorpresa": ecco il toto-tracce

Secondo le interviste di Skuola.net in molti scommettono su Verga, Pirandello, Pascoli e Ungaretti senza sottovalutare i temi della guerra in Ucraina e delle stragi di mafia 

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A meno di una settimana dall'inizio della Maturità 2022, gli studenti hanno le idee sempre più chiare su quali autori e argomenti pensano (o perlomeno sperano) di trovare tra le tracce di esame il prossimo 22 giugno, giorno della prima prova, quella di Italiano.

Sono, infatti, eloquenti gli ultimi risultati del tradizionale toto-tracce del portale Skuola.net, costruito intervistando 3.000 maturandi a pochissimi giorni dal via. Perché i "nomi" e i temi che già apparivano lanciati nelle precedenti rilevazioni, oggi acquistano ancora più forza, con i voti dei ragazzi che ormai si polarizzano, in ogni sezione in cui si articolano le tracce, attorno a due-tre opzioni.

 

Prosa dell'800: Verga è il grande favorito

 

Gran parte dell’attesa, la mattina della prova, da sempre si concentra sui protagonisti dell’analisi del testo (la tipologia A). Su quali brani avrà scelto il Ministero per far cimentare i maturandi con la tipologia più tecnica. Saranno due gli autori selezionati, tra coloro che hanno prodotto le loro opere - in prosa o in poesia - dall’Unità d’Italia in poi. In ogni caso, la maggior parte degli studenti si trova d’accordo. Nella categoria “prosa dell’800” c’è un favorito assoluto: Giovanni Verga, indicato da 1 su 2 e con quotazioni in netta ascesa rispetto solo a qualche settimana fa. Perde, invece, appeal l’altro nome che a metà maggio condivideva il primo posto con l’autore de “I Malavoglia”: Gabriele D’Annunzio, che raccoglie comunque il 30% delle preferenze. Terza piazza per Alessandro Manzoni, staccatissimo all’8%.

 

Novecento: Pirandello è sempre il benvenuto

 

Pochi i dubbi anche sul nome che potrebbe riempire la casella “prosa del ‘900”. Peraltro senza alcuno scossone di rilievo dalla prima all’ultima rilevazione. Quasi 4 maturandi su 10 puntano su un “classicissimo” del totoesame (che però non esce da quasi vent’anni): Luigi Pirandello. Mentre più di 1 su 5 scommette su un altro nome noto dell’esame, anche lui assente da oltre dieci anni: Italo Svevo. Terzo posto per Primo Levi (12%), che però è in calo rispetto a qualche tempo fa.

 

Poesia: i maturandi si dividono tra Pascoli, Ungaretti e Montale

 

Nella sezione “poesia”, invece, la concorrenza è un po’ più accesa. Visto che sono ben tre gli autori considerati altamente probabili. Il gradino d’onore del podio se lo dividono due personaggi molto diversi tra loro: Giovanni Pascoli e Giuseppe Ungaretti, entrambi selezionati da oltre 1 “diplomando” su 5. Nel primo caso sarebbe una sorpresa, visto che raramente Pascoli è stato preso in considerazione dal Ministero; nel secondo, al contrario, sarebbe l’ennesimo ritorno di un habitué della Maturità. Come detto, però, non è da sottovalutare un altro “papabile”, anche lui esponente dell’ermetismo, come Ungaretti: è Eugenio Montale, che dopo una crescita costante oggi si attesta al 18%, poco sotto l'accoppiata al vertice.

 

Lo "sconosciuto" è dietro l'angolo

 

Ma i ragazzi sono anche consapevoli che spesso, specie di recente, le scelte ministeriali sono ricadute su autori poco affrontati a scuola, vere e proprie sorprese se non direttamente degli “sconosciuti” ai programmi scolastici svolti dalla maggior parte degli alunni di quinto. Basti pensare a Magris (2013) e Caproni (2017), in un momento in cui peraltro esisteva una sola traccia di analisi del testo. Per questo, forse, in tantissimi (3 su 4) non chiudono la porta al nome “alternativo”: per il 42% è molto probabile che accada, per il 33% è praticamente sicuro.

 

Ricorrenze storiche: stragi di mafia e marcia su Roma non hanno rivali

 

Capitolo “anniversari e ricorrenze storiche” (possibile oggetto soprattutto del testo argomentativo, Tipologia B): si prosegue sulla linea dell’accordo generale, dato che le prime due opzioni, da sole, raccolgono oltre il 70% dei consensi. Da un lato, l’eco mediatica del trentennale dalle stragi di mafia continua a produrre i suoi effetti. E se già nei giorni in cui si ricordava la morte di Giovanni Falcone oltre un quarto dei maturandi spingeva affinché fosse presente all’esame un traccia su questa triste pagina della storia italiana, oggi è addirittura il 41% a volerla (tra l’altro poco dopo l’esame, a metà luglio, si ricorda anche l’altro simbolo delle stragi, Paolo Borsellino). D’altro canto, però, quest’anno cadono anche i 100 anni dalla marcia su Roma, atto iniziale del regime fascista; quanto basta per far “pronosticare” una traccia del genere al 31% degli studenti. Deboli tutti gli altri spunti: da segnalare giusto i trent’anni dal Trattato di Maastricht, con la nascita dell’Unione Europea, su cui spinge meno di 1 su 10.

 

Anniversari "famosi": il centenario di Pasolini unica alternativa a quello di Verga

 

Discorso simile per le “ricorrenze legate a personaggi famosi” della letteratura, dell’arte, delle scienze, ecc. Due tracce, assieme, stuzzicano la fantasia di quasi l’80% dei ragazzi, facendo inoltre registrare un curioso bis. Torna, infatti, in ballo la figura di Verga, a cento anni dalla morte; con quasi la metà dei ragazzi coinvolti (45%) che lo mette - di nuovo con una decisa crescita rispetto ai sondaggi precedenti -  tra le possibili scelte anche per il testo argomentativo. Ma, parallelamente, aumentano significativamente pure le quotazioni di una traccia sul “centenario” della nascita di un protagonista della cultura del secondo dopoguerra: Pier Paolo Pasolini, “sponsorizzato” da circa 1 maturando su 3. I cento anni dalla morte di Mazzini, invece, convincono solo l’8% del campione.

 

Attualità: la guerra e la pandemia sembrano tracce quasi scontate

 

Esito quasi scontato, infine, per le due tracce di “tema di attualità” (Tipologia C). Almeno per gli studenti, qui, i posti sono già “prenotati” e sono argomenti di strettissima attualità: il 44% immagina che una sarà sicuramente sulla “Guerra in Ucraina” o, volendo allargare la visuale, sulle “crisi internazionali”; il 21% punta in particolar modo su “Covid e post pandemia”. Briciole per gli altri spunti, dalla “crisi energetica”  a “giovani e lavoro”, dai “diritti civili” ad “ambiente e inquinamento”. E se, come accade spesso, ci fosse una traccia di più ampio respiro, su temi esistenziali? In vantaggio sembra esserci quella, abbastanza prevedibile, sulla “pace” (indicata dal 25%), seguita da quelle sul “futuro” (19%) e sulla “memoria” (13%).

 

“E’ ormai chiaro quali sono i temi favoriti degli studenti per la prima prova di Maturità. Tra gli autori del Novecento svetta la coppia Ungaretti - Pirandello, ovvero il nome più proposto negli ultimi 20 anni e uno dei favoriti di sempre, sebbene raramente uscito. Mentre, tra gli ottocenteschi, i ragazzi puntano su Verga e Pascoli, due tra gli autori più studiati dai maturandi ma snobbati dai ministri che si sono seduti a Viale Trastevere dal 2000 ad oggi. Per l’attualità, si spinge forte sulla Guerra in Ucraina e sulla Pandemia. ll ministro Bianchi, da par suo, ha annunciato a Skuola.net che le tracce sono “bellissime”, e ci auguriamo che anche gli studenti, quando le andranno ad affrontare, penseranno lo stesso”, commenta Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net

 

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