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Le Sardine piacciono agli studenti, ma uno su due ancora non le conosce

Alla vigilia della manifestazione di Roma, Skuola.net ha voluto chiedere ai ragazzi più giovani un punto di vista sul movimento delle ‘6000 Sardine': piace soprattutto il loro linguaggio

Le Sardine piacciono agli studenti, ma uno su due ancora non le conosce - foto 1
Ansa

Le Sardine sono il nuovo chiacchieratissimo movimento nato a Bologna dalla mente di quattro trentenni come risposta al clima d’odio che imperversa all’interno dello scenario politico italiano.

In poche settimane sono riuscite a convincere migliaia di persone a scendere in piazza al loro fianco. Ma saranno stati, finora, in grado di convincere anche i ragazzi delle generazioni successive alla loro? Skuola.net l’ha chiesto, tramite una web survey, a oltre 9mila studenti tra i 14 e i 25 anni. Il risultato? Le Sardine piacciono ai giovani. Tuttavia, quando si tratta di mobilitarsi, si sentono molto più legati ad altre cause; su tutte quella in difesa dell’ambiente.

Un messaggio amplificato da social network e TV

Inoltre, specie tra i più piccoli, la sigla ‘6000 Sardine’ - nome ufficiale del movimento - dice ancora poco. Meno della metà dei ragazzi, infatti, sostiene di conoscerne il significato: sono il 46%. Ma nella fascia d’età 14-18 si scende al 43%. Come le hanno scoperte? Uno studente su tre (33%) lo ha fatto tramite i social network, il 30% si è affidato ai media tradizionali come tv e radio, mentre il 16% ne è venuto a conoscenza grazie ai siti web (soprattutto d’informazione) che hanno parlato delle loro manifestazioni di massa. 

 

Contro il linguaggio dell’odio: una formula vincente

Ma, nonostante non siano ancora tantissimi gli studenti che hanno sentito parlare del movimento, quelli che lo conoscono hanno già imparato ad amarlo. Le Sardine, infatti, raccolgono le simpatie del 65% dei ragazzi aggiornati sulla loro storia. Percentuale che sale di qualche punto se si isolano i voti degli studenti universitari (19-25 anni). Il loro punto di forza? Secondo il 47% del campione è il fatto di volersi contrapporre al linguaggio violento, il cosiddetto hate speech, che ormai domina il dibattito politico, specie online. Un altro aspetto che apprezzano i ragazzi è la facilità con cui sono riusciti a mobilitare tanti giovani: la pensa così più di 1 su 5. 

 

Un conto è apprezzare, un altro è partecipare

Tuttavia, come detto, non sono in tanti gli studenti disposti a scendere in piazza accanto a loro: meno di 2 studenti su 5 si sentono pronti a sostenere la protesta anche dal punto di vista pratico. Anche se, va sottolineato, la GenZ già di base non è che sia caratterizzata da una così forte tendenza alla partecipazione. Nell’ultimo periodo, ad esempio, solo il 47% dei ragazzi intervistati ha partecipato a mobilitazioni giovanili dal carattere spiccatamente politico, per rivendicare diritti su tematiche legate alla scuola e all’università (con gli universitari leggermente più attivi). La cosa cambia, com’è sotto gli occhi di tutti, per la questione climatica: in questo caso si sono mostrati tutti compatti e si è unito ad almeno un corteo il 95% di loro.

 

Sardine più amate di Greta

Per questo è stata una vera sorpresa scoprire che, quando si chiede ai ragazzi di dire la loro sul “fattore simpatia” circoscritto ai leader dei due movimenti, i portavoce delle Sardine prevalgano su Greta Thunberg. Se, infatti, quasi la metà (46%) afferma di metterli sullo stesso piano, il 33% degli studenti, dovendo schierarsi, preferisce i volti delle Sardine. Solo il 21% parteggia per il carisma di Greta.

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