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Gli atenei più innovativi del mondo? Usa dominano, flop per l'Italia

In base alla classifica, stilata da Reuters, ben 8 posizioni delle prime 10 sono occupate da università americane

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Promuovere la scienza, inventare nuove tecnologie alimentando così nuovi mercati e industrie.

Impegnarsi per portare a termine questi lodevoli obiettivi non è sicuramente impresa semplice, anzi, ma non certo impossibile. Alcune università, infatti, ci riescono e proprio per questo motivo Reuters ha deciso di inserirle nella sua classifica annuale dei 100 atenei più innovativi al mondo. Siete curiosi di scoprire quali sono queste università? Un'anticipazione possiamo darla, come riportato anche dal sito Skuola.net, purtroppo per l'Italia non ci sono grosse soddisfazioni!

Università all'avanguardia: Stati Uniti senza rivali - Il podio della classifica stilata dalla famosa agenzia di stampa è tutto a stelle e strisce. Le prime tre università sono infatti americane: medaglia d'oro per la Stanford University grazie al suo costante flusso di brevetti e ricerche portate avanti. Nello specifico, l'ateneo californiano ha raggiunto importanti risultati nel campo dell'intelligenza artificiale. Tra questi, una generazione di telecamere in grado di guidare automobili e dei simulatori che possono prevedere le potenziali reazioni farmacologiche prima ancora che i farmaci vengano testati sull'uomo. Al 2° posto della classifica troviamo invece il MIT (Massachusetts Institute of Technology), di Boston; mentre il 3° gradino del podio è occupato dalla prestigiosissima Università di Harvard.

Nella top ten anche due europee - Nel campo dell'innovazione gli ottimi risultati delle università americane sono evidenti, tant'è che anche le successive tre posizioni, dalla quarta alla sesta, sono occupate da atenei statunitensi. Nell'ordine, troviamo l'Università della Pennsylvania, l'Università di Washington e quella del Texas. Per incontrare un ateneo europeo, il primo della graduatoria, bisogna arrivare alla settima posizione, dove si colloca il Katholieke Universiteit di Leuven (in Belgio). Segue, subito dietro (ottavo posto), l'Imperial College di Londra. Chiudono la top ten, di nuovo, due strutture degli USA: l'Università del North Carolina a Chapel Hill e la Vanderbilt University di Nashville (Tennessee). Considerando l'intera classifica, isolando le varie aree geografiche, il Nord America può vantare ben 48 presenze, l'Europa 27, l'Asia 23 e il Medio Oriente solamente 2. Totalmente assenti gli atenei dell'America del Sud, dell'Oceania e dell'Africa. E le università italiane, dove sono? Purtroppo, tra le 100 accademie più innovative a livello mondiale non ce n'è nemmeno una.

La classifica del ‘Vecchio Continente' - Per conoscere le università più all'avanguardia presenti nel nostro Paese bisogna abbandonare questa classifica e consultarne un'altra, sempre stilata da Reuters, che raggruppa sì gli atenei più innovativi ma a livello europeo. Al primo e secondo posto ci sono i già citati KU Leuven e il London Imperial College; terzo posto per l'Università di Cambridge. Per imbatterci in un ateneo italiano si deve scendere fino al 44° posto, dove troviamo il Politecnico di Milano, al 66° c'è la Statale di Milano e alla posizione numero 81 La Sapienza di Roma. Il nostro Paese può dunque vantare solo tre università tra le migliori 100 più innovative d'Europa.

Atenei innovativi: meglio i Paesi piccoli dei giganti - La classifica delle migliori 100 università più innovative in Europa mostra con chiarezza che la grandezza del Paese, a livello di territorio e popolazione, poco ha a che fare con le possibilità di innovare. Il Belgio ne è l'esempio più lampante: nel ranking, infatti, conta ben 7 atenei, nonostante la sua popolazione sia di appena 11 milioni di persone. Altri esempi di questo tipo sono rappresentati dalla Svizzera, dalla Danimarca e dai Paesi Bassi. Fallisce invece la Russia, il paese più popoloso e grande del continente Europeo che non riesce a piazzare nella classifica Reuters delle migliori 100 università innovative nemmeno un ateneo.