FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Educazione civica a scuola, sull'ambiente i nostri insegnanti fanno meglio di molti colleghi esteri

Il “teacher snippet” dell’indagine IEA ICCS 2022 ci dice come avvicinano all’educazione alla cittadinanza i docenti italiani, focalizzandosi su un passaggio chiave quale è la terza media.

Educazione civica a scuola, sull’ambiente i nostri insegnanti fanno meglio di molti colleghi esteri - foto 1
-afp

Nel nostro Paese non esiste il docente di educazione civica: insegnare la “cittadinanza” è infatti un compito trasversale di cui devono occuparsi i professori competenti nelle materie aderenti alle varie sfaccettature che può assumere questo tema.

Una missione che, però, riescono a compiere in modo ammirevole. Su aspetti come la cura dell’ambiente fanno molto meglio di tanti colleghi europei. Di contro, però, ci sono questioni - come l’avvicinamento al “team working”, utilissimo nella vita - su cui il ritardo si tocca con mano.


A dare questi risultati, comunque incoraggianti, è la recente indagine IEA ICCS (International Civic and Citizenship Education Study) 2022, che raccoglie i dati relativi agli studenti e agli insegnanti dell’ottavo anno di scolarità (terza media). Un piccolo gioiello per comprendere ciò che si impara nelle nostre scuole, anche in termini di sviluppo sostenibile, che il portale Skuola.net ha analizzato per valutare a che punto siamo.

 

Docenti italiani più avanti dei loro colleghi esteri

 

Particolarmente interessanti sono i “teacher snippets”, quella parte della ricerca che propone alcuni dati più approfonditi sull’approccio a questa materia. Qualcuno, ad esempio, potrebbe essere sorpreso nel sapere che ben il 91% degli studenti di terza media, in Italia, sostiene di aver imparato come proteggere l’ambiente attraverso attività come il risparmio energetico idrico e il riciclo. A livello internazionale la media si ferma all’81% degli alunni a livello internazionale. Dandoci un vantaggio di oltre 10 punti percentuali.

 

Ed è addirittura l’80% degli insegnanti italiani, contro il 61% della media europea, ad asserire di aver svolto attività per sensibilizzare gli studenti sul consumo eccessivo delle risorse e sul suo impatto ambientale. Spesso poi - lo dice il 64% dei docenti - i progetti legati al risparmio energetico e riciclo coinvolgono direttamente gli studenti nella comunità locale, in collaborazione con gruppi e associazioni esterne. Nella consapevolezza che educare significhi anche confrontarsi con la vita reale al di là delle mura scolastiche. Anche qui  inoltre siamo avanti, seppur leggermente, rispetto al panorama generale, laddove ci si ferma al 61%.

 

La sostenibilità entra spesso nelle nostre classi

 

Ma ci sono molti altri ambiti in cui andiamo alla grande. Ad esempio, si perdoni il gioco di parole, “facciamo scuola” per quanto riguarda le tematiche legate allo sviluppo sostenibile, che trovano maggiore spazio nei nostri istituti che altrove: ne parla il 98% degli insegnanti italiani - contro l’87% della media complessiva - sviscerando assieme ai loro studenti temi e problemi come il cambiamento climatico, la povertà nel mondo e il lavoro minorile. Con il 60% dei prof che conferma come la promozione del rispetto e della salvaguardia del Pianeta sia uno degli obiettivi più importanti dell’educazione civica e alla cittadinanza (la media internazionale è di appena il 46%).

 

Anche sui metodi di insegnamento i docenti italiani dimostrano una certa sensibilità per il coinvolgimento interattivo degli alunni, tanto che il 63% di loro impegna di frequente gli studenti in attività di ricerca e analisi, partendo da informazioni raccolte da fonti diverse sul web. Se guardiamo i numeri complessivi, lo fa mediamente solo il 53%.

 

Sul team working c’è da lavorare

 

Se c’è invece qualcosa su cui dobbiamo recuperare terreno è la propensione della scuola verso il team working, il lavoro di gruppo. Forse perché nelle nostre aule la didattica è ancora improntata soprattutto sulla lezione frontale. Visto che è solo il 43%, rispetto al 51% totale, a dichiarare che i propri studenti lavorano sovente in piccoli gruppi durante le attività di educazione civica in classe. E un buon 71% afferma che gli alunni discutono frequentemente di temi di attualità durante le ore dedicate. Peccato che si ferma sei punti percentuali al di sotto della media, che è del 77%.

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali