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Cyberbullismo, uno su dieci tenta il suicidio

Uno su sei confessa di essere preso di mira anche nella vita reale

Carolina, Amanda, Andrea: morti insensate che portano tutte la firma del bullismo e del cyberbullismo.

E poi la disperazione nei 12 anni della ragazza di Pordenone che, prima di gettarsi nel vuoto, scrive “Ora sarete contenti” ai suoi compagni di scuola. Il legame tra autolesionismo, depressione e suicidio - tentato o compiuto - e cyberbullismo e bullismo è sempre più evidente ed è ciò che emerge con chiarezza da una ricerca di Skuola.net e AdoleScienza.it, effettuata intervistando sul territorio 7000 studenti di 11 scuole superiori di tutta Italia. Il bullismo è di gran lunga più comune: circa il 20% del campione dichiara di esserne stato vittima, contro il 6,5% del cyberbullismo. Eppure, le conseguenze della violenza on line si rivelano ben più pericolose.

Tra le vittime di cyberbullismo, infatti, circa la metà ha pensato di togliersi la vita, e una pari percentuale pratica autolesionismo: si fa cioè intenzionalmente del male, si taglia con lamette o altri oggetti appuntiti, si brucia, ha dato pugni al muro, ecc. L'11%, poi, dichiara di aver addirittura tentato di uccidersi. Le vittime di bullismo on line sono quindi particolarmente esposte a uno stress dalle conseguenze potenzialmente tragiche. Basti pensare che ben il 77% di essi si dichiara depresso e triste. Ad aggravare la situazione, si aggiunge il dato per cui circa il 62% delle vittime di cyberbullismo confessa di essere preso di mira anche nella vita reale.

Tra chi è stato vittima di bullismo, è il 65% a dichiararsi depresso o triste. I tentativi di suicidio dichiarati, anche qui presenti, riguardano circa il 7%. Dati decisamente preoccupanti, ma dalle percentuali significativamente più basse rispetto a quelle riscontrate per il bullismo online. Ancora, il 40% ha pensato al suicidio e il 30% ha praticato autolesionismo.

Le più esposte ad entrambi i fenomeni risultano le ragazze, in particolare per il cyberbullismo, dove il 62% delle vittime è femmina. Per il bullismo, si tratta del 53%.

Secondo la dott.ssa Maura Manca, Presidente dell'Osservatorio Nazionale Adolescenza e direttore di AdoleScienza.it, “il clima basato su insulti, isolamenti e vessazioni quotidiane in cui vivono troppi adolescenti italiani, rende la scuola e la stessa adolescenza più pesante di quanto dovrebbe essere. Il cyberbullismo il male nascosto agli occhi degli adulti e visibile negli smartphone e nei profili social di tutti i ragazzi, invade la psiche, distrugge l'autostima e aumenta notevolmente la probabilità di incorrere in un tentativo di suicidio rispetto alle forme di bullismo più fisiche e verbali, nonostante siano molto più diffuse. I dati sono fondamentali per capire cosa realmente abbiamo davanti - conclude l'esperta - se non si conosce la diffusione del fenomeno e soprattutto la sua gravità, non si può contenere e neanche prevenire e la vita di tanti ragazzi sarà seriamente a rischio”. "I dati rilevati da AdoleScienza.it – dichiara Daniele Grassucci, Responsabile della Comunicazione di Skuola.net - confermano l'urgenza di parlare di bullismo e cyberbullismo a tutti i livelli: nelle scuole, in televisione, su internet e alle radio, cercando di colpire il target dei ragazzi. Solo così potremmo riuscire a parlare a tutte le vittime, evitando che si chiudano in quel silenzio che può avere conseguenze anche mortali. Anche perché la nuova forma di bullismo, ovvero quello che opera anche online, porta con se una tendenza nettamente superiore di tentativi o pensieri suicidi".