QUANDO IL BULLO SALE IN CATTEDRA

Alla sbarra due professori accusati di bullismo verso gli studenti

La violenza a scuola non è solo un affare degli studenti. Emergono in questi giorni due clamorosi casi cronaca di professori bulli. Dalla scritta "Asino" in fronte degli alunni fin'anche alla violenza fisica, storie di ordinaria follia scolastica

14 Nov 2013 - 14:49
 © Dal Web

© Dal Web

Incredibile ma vero. Dovrebbero essere loro i custodi dell'incolumità degli studenti e difenderli dai bulli, e invece diventano i carnefici. Due Prof finiscono sotto accusa per atti di violenza verbale e fisica compiuti durante le ore di lezione. Ce lo riportano oggi due quotidiani. Sul Messaggero si parla del caso di Fiore Eusani, professore dell’Istituto Statale d’arte Fulvio Muzi de L'Aquila, che sta subendo un processo per l’accusa di atti di sopraffazione verbale e materiale nei confronti dei suoi studenti. Denunciata anche la prof di Storia dell’Arte della Scuola Media Alfred Nobel di Sanremo per atti di violenza fisica, secondo quanto riporta il quotidiano Il Secolo XIX. Ciliegina sulla torta di un fenomeno sempre più preoccupante tra gli studenti, come rivela il sondaggio del portale specializzato Skuola.net: circa un ragazzo su due è stato protagonista o ha assistito a episodi di bullismo.

DALLE OFFESE ALLE MANI, CHI E' IL SOMARO? - Le accuse degli studenti nei confronti dell’insegnante Fiore Eusani dell’Istituto Statale d’arte Fulvio Muzi de L’Aquila sono molteplici, e i fatti del processo risalgono all'anno scolastico 2009/2010. Eusani già in passato era stato rilevato dal suo incarico proprio dopo che gli studenti si erano lamentati con altri insegnanti. Secondo le parole delle giovani vittime, l’insegnante usava offendere ripetutamente gli studenti con appellativi come “stupido, deficiente, somaro”. Secondo la testimonianza di uno studente, il professore, avrebbe chiamato in cattedra un ragazzo per scrivergli “asino” sulla fronte. Ma questa è poca cosa rispetto a gesti più eclatanti, come strappare dalle mani compiti scritti e strapparli, o ricorrere alle mani: l’insegnante infatti non avrebbe esitato a fare alzare dalla sedia una studentessa tirandola dai capelli, e a ricorrere a colpi di bacchetta sulla schiena per richiamare gli alunni.

MALTRATTAMENTI REITERATI E LANCIO SUL TERMOSIFONE - Ma il professore de L’Aquila è solo uno degli esempi di insegnanti che non solo non si muovono contro episodi di violenza tra alunni, ma sono i primi a commetterli. Patrizia Iannelli, prof di Storia dell’Arte alla scuola Media Alfred Nobel di Sanremo è stata denunciata per azioni violente contro i giovanissimi alunni. L’episodio più recente riguarda una studentessa, che ha raccontato di essere stata spinta dalla donna contro il termosifone: la colluttazione è costata alla ragazza un ematoma sulla schiena. Il fatto è avvenuto a pochi giorni di distanza da un altro increscioso episodio, che aveva indotto la Polizia ad iniziare l’indagine sull’insegnante: quest’ultima, infatti, lo scorso lunedì 28 ottobre avrebbe afferrato per un braccio un suo alunno dodicenne, lo avrebbe trascinato sul pavimento provocandogli ematomi ed escoriazioni. Ovviamente immediata è stata la denuncia di entrambe le famiglie dei giovani malcapitati.

LA VIOLENZA A SCUOLA: UNO STUDENTE SU DUE L'HA VISSUTA - Il bullismo a scuola è un problema sicuramente non marginale. Chiaramente i casi di professori coinvolti come quelli di cui abbiamo parlato sono eccezionali e per questo meritano gli onori della cronaca. Molto spesso invece le vittime di giovani studenti bulli subiscono nel più completo silenzio. E' recente la notizia che vede protagonista la provincia di Verona, dove nel corso dello scorso anno sono state registrate ben 250 denunce per episodi di violenza. Secondo un recente sondaggio di Skuola.net, il 30% degli studenti è stato coinvolto almeno una volta in un episodio del genere, mentre il 20% ne è stato spettatore. Il bullismo non è ancora punibile come reato, ma a seconda dell'accaduto si possono configurare i reati di percosse o lesioni (artt. 581 e 582 c.p.), di danneggiamento (art. 635 c.p.), di ingiuria, diffamazione ( artt. 594 e 595 c.p), minaccia (art. 612 c.p.) e, nel caso di persecuzioni reiterate si potrebbe addirittura parlare di molestie ( art. 660 c.p.) e stalking. Le pene possono essere serie se coinvolgono un minore, e anche la mancanza di intervento, quando l'insegnante non commette violenza ma assiste ad episodi di bullismo, è punibile per il reato di culpa in vigilando dei precettori, art. 2048 c. 2.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri