Studenti in fermento

Agitazione scuole: proteste, cortei e videochat

Sciopero generale sabato 24 novembre per studenti, professori e personale scolastico. A Roma, grande manifestazione a Piazza del Popolo

22 Nov 2012 - 20:31
 © LaPresse

© LaPresse

Non si placa l’ondata di proteste che il mondo della scuola sta portando avanti contro le politiche di austerity del Governo. E dopo la grande manifestazione di sabato scorso, anche il 24 novembre sarà una giornata all’insegna della protesta.

I MOTIVI PER I QUALI SI PROTESTA
Ad essere contestati sono numerosi punti del disegno di legge “Aprea”. Tra questi, a destare preoccupazione sono soprattutto i tagli alle cattedre e alle ore di lezione e la riforma degli organi collegiali. Ma le proteste riguardano anche il “concorsone dei precari”, gli scatti di anzianità e il tema della sicurezza delle scuole. Il segretario generale della Flc Cgil Domenico Pantaleo ha così commentato le recenti misure previste nell’ambito della scuola: “Le scelte politiche del governo Monti e del ministro Profumo assestano un ulteriore duro colpo alla qualità dell’offerta formativa, al diritto al sapere per tutti, alle condizioni salariali e contrattuali dei lavoratori a partire dal mancato ripristino degli scatti di anzianità”.

PROSSIMA MANIFESTAZIONE: 24 NOVEMBRE
E così, dopo la grande manifestazione del 14 e la Giornata dello studente del 17, le principali sigle sindacali del comparto scuola, per sabato prossimo, 24 novembre, hanno indetto uno sciopero generale con manifestazione unitaria a Roma, in piazza del Popolo.

SCUOLE OCCUPATE
Intanto proseguono le occupazioni in numerose scuole italiane. Gli studenti romani hanno occupato il Socrate, il Tasso, il Rossellini, l’Albertelli, il Righi, il Montale, il Darwin, il Kant, il Keplero e molti altri istituti. Lo stesso accade in altre città. A Palermo, ad esempio, sono stati occupati i licei Cannizzaro, Einstein, Danilo Dolci e altri istituti come l’Ascione, il Marco Polo, il Libero Grassi.

I DATI
 A Skuola.net arrivano ogni giorno sempre più testimonianze scritte e fotografiche di scuole occupate che non intendono piegarsi ed accettare il ddl tanto contestato e la tendenza è confermata anche da Mario Rusconi, vice presidente dell’Anp, l’Associazione Nazionale Presidi. Secondo dati Skuola.net poco meno della metà degli si trova alla prese con la sospensione della didattica: nel particolare il 25% frequenta una scuola occupata, mentre il 23% dei votanti appartiene ad un istituto che è attualmente in autogestione/cogestione. Il 52% dei partecipanti all’indagine invece dichiara che nella propria scuola tutto procede come se nulla fossa.

I PRESIDI: CI HANNO LASCIATO SOLI
Mario Rusconi, vicepresidente Associazione Nazionale Presidi e Alte Professionalità della Scuola, denuncia al giornalista di Skuola.net “lo stato totale di abbandono dei presidi da parte delle istituzioni, a tutti i livelli: polizia, carabinieri, associazioni dei genitori, Ministero”. E ricorda la sua personale ricetta contro le occupazioni: “Le occupazioni sono patologiche, un’anomalia italiana. Le scuole dovrebbero pedagogizzarle, ovvero capire le esigenze dei ragazzi quali avere la possibilità di avare dibattiti, spazi autogestiti ad esempio, e incanalarle in binari condivisi. Non a caso nel liceo Newton, durante il mio mandato, non ci sono mai state occupazioni”. 

OCCUPARE PER IMBIANCARE LE PARETI E MIGLIORARE LA SCUOLA 
Ma la vera novità è un’altra. I ragazzi sono decisi ad utilizzare i momenti di protesta in maniera costruttiva. C’è chi si improvvisa imbianchino e chi prova a riparare la propria palestra, tutto in funzione di migliorare la scuola perché, a quanto sembra, la vera protesta è far capire che le scuole hanno bisogno di risorse per poter funzionare . per questo, armati di vernice e pennello, gli studenti occupano per dar nuova vita al posto in cui studiano tutti i giorni. Per esempio, a Roma, gli studenti dell’Istituto di via dei Papareschi hanno imbracciato i pennelli, occupato la scuola e deciso di mettere in atto una protesta alternativa.“Abbiamo occupato lunedì e ci siamo messi subito al lavoro, è stato il nostro modo di dimostrare quanto la scuola abbia bisogno di sostegno e investimenti”, ha spiegato uno degli studenti della scuola. “Abbiamo ripulito il giardino, potato le piante, scartavetrato, stuccato e dipinto cinque aule”, spiega un suo compagno di classe. 

 PROTESTANO SISTEMANDO LA PALESTRA 
Continuano le proteste anche a Palermo. Molte sono le scuole occupate o autogestite e ieri mattina è stata indetta una assemblea cittadina aperta a docenti e genitori. Oggi, 22 novembre, una manifestazione studentesca ha sfilato per le vie palermitane con striscioni, mutande come copricapo e tanti slogan contro le politiche messe in atto da Monti e dalla Fornero. Invece, al liceo “Einstein” gli studenti dopo aver occupato la scuola hanno deciso di ristrutturare la palestra. 

 PROTESTE A ROMA 
A Roma si contano ben 70 scuole occupate e martedì gli studenti si sono riuniti sotto la sede del CNEL e hanno protestato contro il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero. Questa mattina, diversi mini-cortei sono partiti da varie scuole romane quali il Tasso, l’Avogadro e il Giulio Cesare. 

 OCCUPAZIONI A LUCERA
A Lucera, in Puglia, 13 ragazzi del liceo classico “Ruggero Bonghi” lunedì hanno occupato l’istituto con il sostegno di professori e dello stesso preside e l’occupazione andrà avanti fino a giovedì. Venerdì, 23 novembre, sempre a Lucera, è stato organizzato un corteo che attraverserà le vie cittadine e si concluderà presso il Palazzo della Città per la consegna al Sindaco di un documento contenente le ragioni della protesta.

LA PROTESTA DEL FERRARIS 
Occupazioni anche per l’ITIS “Ferraris” di Molfetta. L’istituto in protesta, tramite un comunicato, fa sapere che: “Se non si riuscisse a dimostrare, per qual si voglia motivo, che la legge in questione va in contrasto con i principi costituzionali, si dovrebbe ricorrere ad un Referendum Abrogativo con importanti tempistiche e procedimenti più impegnativi di una protesta preventiva”. Intanto, anche oggi sit-in e iniziative creative saranno portate avanti presso l’istituto di Molfetta. 

 PADOVA PER UNA SCUOLA PUBBLICA MIGLIORE 
A Padova occupati il liceo artistico “Modigliani” e l’istituto tecnico “Leonardo da Vinci”. Rete degli studenti medi, inoltre, fa sapere che ieri, mercoledì 21 novembre, presso il liceo scientifico “Cornaro” di Padova in stato di occupazione, alle ore 19 era in programma una videoconferenza con il sottosegretario all’istruzione, Marco Rossi Doria, per discutere su come migliorare la scuola pubblica.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri