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Aumentano i trapianti in Italia: il 4% in più per rene e fegato, in calo cuore

Secondo il direttore Del Cnt, Nanni Costa, il bilancio positivo sarebbe una conseguenza dellʼaumento delle morti neurologiche accertate e dellʼistituzione di un centro operativo unico

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-afp

Il 2014 in Italia ha visto un aumento significativo delle operazioni di trapianto. I dati evidenziano un +4% per fegato e rene, mentre calano i casi riguardanti il cuore, parzialmente integrati dall'utilizzo di dispositivi artificiali. Lo ha dichiarato il direttore del Cnt (Centro nazionale trapianti), Alessandro Nanni Costa, intervenuto al convegno "Un dono di vita inestimabile. Il Trapianto" organizzato presso la Camera dei Deputati.

Nel 2013 le donazioni andate a buon fine sono state 1102, mentre per il 2014 le proiezioni parlano di 1167 casi positivi. Il numero donatori, invece, è passato da 1318 a 1380. Secondo l'esperto l'inversione "di tendenza rispetto agli ultimi anni è riuscita grazie "all'istituzione nel 2014 di un centro operativo unico nazionale che mette in relazione le diverse esigenze regionali".

Nel corso del convegno, Nanni Costa ha sottolineato che uno dei dati più positivi riguarda l'aumento delle morti neurologiche accertate, che rendono possibile il trapianto e che nel 2013 sono state 2270, mentre nel 2014 le proiezioni parlano di 2317. "E possono ancora aumentare del 30%", spiega l'esperto.

"Troppo spesso - ha aggiunto il direttore del Cnt - non vengono fatte in rianimazione e il decesso passa come arresto cardiaco invece che morte cerebrale. Farlo implica infatti una procedura complessa, che prevede un equipe costituita da neurologo, rianimatore e medico legale". Casi, questi, che stando ai dati attuali sono molto maggiori nel Settentrione. "Il risultato - precisa Nanni Costa - è che se in Italia la media è di 38,8 accertamenti per milione di abitanti, nelle regioni del Nord questa cifra è sempre superiore, in particolare la best practice è quella Toscana con 82,6 accertamenti per milione, secondo i dati in proiezione al 2014. Al Sud invece si arriva a una media del 24".