NUOVA TECNICA

Diagnosi preimpianto contando i cromosomi

Con una nuova tecnica si può verificare lo stato embrionale a cinque giorni dalla fecondazione

27 Mag 2013 - 09:51
 ©  Afp

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Contare i cromosomi per prevedere se un embrione riuscirà a svilupparsi o meno: è quanto permette di fare la tecnica che può analizzare tutti i cromosomi a cinque giorni dalla formazione dell'embrione. Ancora pochi centri al mondo, però, fanno quest'indagine. Se n'è parlato al congresso nazionale di medicina della riproduzione di Riccione.

Analisi genetica - Il presidente della Società italiana di conservazione della fertilità (ProFert), Andrea Borini ha spiegato: "E' una tecnica al servizio della fecondazione assistita e, grazie a un'analisi genetica, permette di conoscere lo stato di salute dell'embrione prima che venga impiantato".

Chiamata Microarray CGH (Microarray Comparative genomic hybridization), la tecnica permette di individuare e studiare tutti i cromosomi, verificando che nell'embrione siano presenti nel numero corretto. Quando questo non accade gli embrioni ci sono cromosomi in più o in meno (una condizione chiamata aneuploidia) e, poiché sono a rischio di aborto, non vengono impiantati.

Borini ha osservato: "Sulla base di questa analisi è possibile prevedere se l'embrione ha la possibilità di continuare a crescere una volta impiantato, oppure se non è in grado di svilupparsi".

Si calcola che nelle donne fra 30 e 40 anni circa la metà degli embrioni presentano anomalie, mentre nelle donne sopra i 40 anni circa tre quarti degli embrioni non hanno il numero corretto di cromosomi.

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