FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Ibernati sotto i ferri, la tecnica si avvicina

"Letargo pilotato" portato avanti con successo nei ratti grazie allʼUniversità di Bologna

Afp

E' stato compiuto un passo avanti verso la comprensione dei meccanismi alla base dell'ibernazione e del potenziale trasferimento di queste conoscenze in ambito medico-chirurgico. E' successo in Italia presso l'ateneo bolognese e la scoperta è stata pubblicata su Journal of Neuroscience a firma di Matteo Cerri, Giovanni Zamboni, Roberto Amici e altri cinque fisiologi dell'Università di Bologna.

"Animazione sospesa" - I fisiologi dell'Università di Bologna sono riusciti a indurre uno stato di "animazione sospesa" (così definito dagli anglosassoni il momento dell'ibernazione in cui il cervello riduce al minimo la propria attività e non ha nulla a che vedere con il sonno) nel ratto, un mammifero incapace di ibernare spontaneamente. I ricercatori sono riusciti a portare la temperatura corporea dell'animale intorno ai venti gradi attraverso la manipolazione chimica di una piccola regione nelle zone più profonde del cervello.

Utile in chirurgia -
La comprensione dell'ibernazione potrebbe avere importanti ricadute nella pratica medico-chirurgica: potrebbe consentire di scoprire il trucco con cui abbassare nell'uomo la temperatura corporea in modo sicuro e ben al di sotto di quanto sia attualmente possibile. Una tecnica che potrebbe essere sfruttata durante complessi interventi neuro o cardio-chirurgici o in pazienti infartuati per permettere ai diversi organi di sopravvivere in condizioni di scarsa disponibilità di ossigeno.

Metabolismo rallentato - La regione del cervello su cui hanno agito i ricercatori con la manipolazione chimica, chiamata raphe pallidus, è un nodo cruciale della rete nervosa con cui il cervello regola in tutti i mammiferi, ibernanti (come l'orso e la marmotta) e non, l'attività metabolica degli organi fondamentali per il mantenimento della temperatura corporea (le “stufe” del nostro organismo). Ed è capace di modificare secondo necessità il flusso del sangue alla cute e all'estremità degli arti.

E' grazie all'attività del raphe pallidus che quando siamo al freddo il nostro metabolismo aumenta, per produrre più calore, e la circolazione del sangue nelle nostre mani si riduce al minimo, per non disperdere prezioso calore nell'ambiente. L'inibizione dell'attività delle cellule nervose del raphe pallidus ha spento la stufa metabolica dell'animale, favorendone il raffreddamento, mentre la sospensione del trattamento ha consentito un rapido ripristino della normale temperatura corporea e delle normali funzioni comportamentali.

In futuro nell'uomo? - Questi risultati, che da un lato fanno ipotizzare che gli ibernanti possano entrare e uscire dall'ibernazione proprio grazie a un meccanismo controllato dal cervello, dall'altro mostrano che anche in un non-ibernante come il ratto (e magari, in futuro, anche nell'uomo) è possibile, attraverso un'opportuna manipolazione dell'attività cerebrale, abbassare la temperatura corporea di dieci o venti gradi senza che questo comporti rischi mentre il processo è in atto e senza conseguenze dopo il ritorno alla normalità.