Suoni nefasti

Troppo rumore e la libido va giù

A rischio anche cuore, arterie e tiroide. Gli esperti consigliano come tutelarsi sul posto di lavoro

19 Nov 2012 - 16:45
 ©  Afp

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Tra i nemici della vita sessuale anche il frastuono. Rumori quotidiani come il volume della tv troppo alto, il rombo dei motori di auto e aerei ma anche troppi decibel nelle cuffiette dell'Ipod possono provocare un calo della libido e della fertilità ma anche un aumento della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e dell'attività della tiroide.
A indagare sugli effetti, non soltanto uditivi, del rumore è un articolo pubblicato su Prevention and Research e firmato da Simone De Sio e da un team di colleghi del Dipartimento di Medicina legale, Unità di medicina del lavoro della Sapienza di Roma.

Psiche sotto attacco
A tal proposito, gli studiosi ricordano: "Il rumore è uno tra gli agenti fisici più diffusi. Provoca una serie di alterazioni a carico delle strutture neuro-sensoriali dell'orecchio interno e può creare danni anche ad altri organi e apparati".
Gli esperti ne sottolineano gli effetti nefasti per la psiche come "depressione, ansia, aumento dell'aggressività, disturbi del sonno, senso di fastidio, stress e modificazioni in peggio delle capacità cognitive". E, inoltre, eccitabilità, mal di testa e fatica mentale.
Gli scienziati esemplificano: "Per avere un'idea degli effetti, il tic-tac di un orologio, mediamente, ha un'intensità di 20 decibel, un concerto rock e alcune attività lavorative possono superare i 100, mentre un aereo al momento del decollo supera i 120 dB e, quindi, la soglia del dolore".

Determinante la durata
Non è soltanto l'intensità a causare danni ma anche la continuità dell'esposizione al rumore e la sua frequenza.
Nel caso di esposizione acuta a livelli di rumore intensi e di breve durata, come le esplosioni "i sintomi possono essere: dolore acuto, senso di stordimento, vertigini e ipoacusia di vario grado. All'esame audiometrico si può evidenziare un deficit della funzione uditiva temporaneo o permanente".
Nel caso di esposizione prolungata, i sintomi possono essere suddivisi in quattro fasi: sensazione di orecchio pieno e di stordimento, deficit uditivo irreversibile pur in assenza di sintomi, deficit uditivo conclamato e, infine, deficit uditivo generalizzato.
La buona notizia è che "è possibile intervenire promuovendo un'azione di protezione acustica", cioè fornendo opportuni dispositivi di protezione individuale e portando avanti "un'opera di formazione e informazione della popolazione sui possibili rischi da rumore".

Prevenire sul lavoro
Per gli ambienti lavorativi, gli esperti consigliano semplici accorgimenti da mettere in pratica per evitare gli effetti negativi del rumore.

1. Evitare cause di rumorosità (ove non sia possibile predisporre silenziatori, rivestimenti fonoassorbenti)
2. Stabilire una razionale collocazione delle macchine
3. Isolare lavorazioni particolarmente rumorose
4. Isolare le strutture portanti come pavimenti o pareti
5. Insonorizzare i reparti rumorosi mediante materiale fonoassorbente
6. Isolare l'operatore, se necessario, in una cabina insonorizzata e tecnicamente adeguata
7. Intervenire sull'organizzazione del lavoro rispettando i tempi di esposizione, le pause e l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale
8. Sostituire eventuali parti danneggiate di macchine, attrezzi o impianti
9. Aumentare la frequenza e l'accuratezza della manutenzione e della lubrificazione delle attrezzature
10. Fornire opportuna segnaletica nelle zone a rischio
11. Effettuare una corretta opera di formazione e informazione dei lavoratori sui rischi e le tecniche da seguire per evitare danni.

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