FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Il cibo-spazzatura rallenta la menteUna dieta ipercalorica rende pigri

Un test condotto sui ratti in California evidenzia i danni che un regime poco sano può provocare sul cervello e sullʼattività fisiologica

hamburger, cheeseburger, fast food, junk food, alimentazione
-afp

Zuccheri, grassi e cibi fritti o troppo conditi sono nemici della mente. Il cosiddetto cibo-spazzatura rallenta il cervello e aumenta la pigrizia. Lo dicono ricercatori amerciani, dopo aver condotto una serie di test sui ratti. Un regime alimentare ipercalorico diminuisce l'attività celebrale; una dieta sbagliata potrebbe quindi portare a una fatica mentale e fisiologica, anche sull'uomo, causando l'obesità.

Diete differenti - La ricerca è stata portata avanti dalla University of California di Los Angeles e poi pubblicata sulla rivista "Physiology and Behavior". Gli studiosi hanno effettuato in laboratorio dei test motori sui ratti, sottoposti a due diete differenti per un periodo di tre mesi. Una parte di questi animali ha mangiato cibi sani, l'altro cibi ipercalorici con un eccesso di zucchero, fruttosio e grassi. I risultati sono stati visibili nelle successive prove.

Aumenta la pigrizia - I ricercatori hanno indotto i ratti a fare esercizi con premi in cibo e acqua, per valutarne riflessi e capacità fisiche. Gli animali sottoposti alla dieta spazzatura, simile quella che potrebbe seguire un uomo, hanno evidenziato difficoltà motorie, lentezza e pigrizia, con intervalli di dieci minuti tra un test e l'altro. I topi con alimentazione sana sono stati invece più veloci, prendendosi pause di cinque minuti tra i vari esercizi.

Rischio obesità nell'uomo - "I dati suggeriscono che la dieta potrebbe letteralmente cambiare le funzioni cerebrali. E le persone obese spesso tacciate di essere anche pigre sarebbero in realtà vittima di una fatica mentale-fisiologica", affermano i ricercatori, evidenziando anche la presenza di tumori nei ratti con un regime alimentare sbagliato.