Venerdì 14 novembre è successo qualcosa di straordinario nella Casa Circondariale Sanquirico di Monza, ospiti del progetto Free For Music, voluto e finanziato dall’etichetta discografia Orangle Record con la supervisione socio-educativa di Paolo Piffer, i rapper Emis Killa e Lazza.
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Free for Music non è soltanto un laboratorio musicale ma un progetto più ambizioso che vuole favorire il reinserimento sociale, stimolare una maggior consapevolezza di sé attraverso la musica ed accompagnare ad una migliore gestione delle emozioni i detenuti. I partecipanti sono impegnati settimanalmente nella scrittura dei testi e nella produzione di brani musicali originali che affrontano temi centrali come la libertà, la paura, la famiglia, la rabbia, il riscatto personale, il reintegro nella società etc.
All’interno del progetto erano previsti fin dall’inizio eventi come quello che si è svolto venerdì mattina. Lazza ed Emis Killa, o meglio Jacopo ed Emiliano per l’umanità e l’umiltà con cui si sono approcciati all’iniziativa, hanno trascorso del tempo con i partecipanti al progetto, offrendo una preziosa opportunità di dialogo, mettendo la loro personale esperienza a disposizione dei ragazzi e rispondendo alle domande sul loro percorso professionale e sulle sfide del mondo esterno.Naturalmente nella seconda metà della mattinata c’è stato anche il tempo per far ascoltare agli ospiti i brani fino ad oggi registrati e per ricevere preziosi consigli tecnici.
Orangle: I brani prodotti all'interno del laboratorio non sono destinati a rimanere dentro le mura, l’obiettivo del progetto è infatti anche quello di commercializzare i brani anche all'esterno, trasformando le parole dei detenuti in un ponte di comunicazione con la società e sensibilizzando il pubblico al valore della riabilitazione. La musica diventa così non solo uno strumento terapeutico, ma anche un vero e proprio percorso professionale, offrendo ai partecipanti una prospettiva concreta per il futuro.
Paolo Piffer: Ho lavorato tanto a questo evento scontrandomi con tutte le difficoltà organizzative e burocratiche che si possono immaginare considerando il contesto, ma vedere gli occhi emozionati dei ragazzi di fronte ai loro idoli mi ha ampiamente ripagato. Un giorno che secondo me faranno fatica a dimenticare. Ringraziamo la Direttrice Buccoliero, la dott.ssa Saccone, tutta l’area educativa e la polizia penitenziaria per averci permesso di realizzare tutto questo. L’ultimo grazie va ovviamente ad Emis Killa e Lazza (e ai loro collaboratori) per la disponibilità dimostrata dall’inizio alla fine. Le sorprese per i detenuti di Monza non sono finite, ma ancora non possiamo anticipare nulla…