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Geoff Westley presenta il nuovo lavoro

Ecco "Does What is Says On The Thin" del compositore, arrangiatore e pianista

Geoff Westley presenta il nuovo lavoro - foto 1
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"Piano Solo - Does what it says on the tin” è una raccolta di quattro composizioni originali interamente scritte ed eseguite da Geoff Westley al pianoforte.

Westley è noto al pubblico italiano soprattutto per aver prodotto ed arrangiato due dischi storici della discografia di Lucio Battisti, “Una donna per amico” e “Una giornata uggiosa” e per aver arrangiato l'album di Claudio Baglioni "Strada facendo" e la famosissima “Avrai”. Nel 2018 e nel 2019 è stato scelto da Claudio Baglioni come Direttore Musicale per la 68/a e la 69/a edizione del Festival della Canzone italiana di Sanremo. All'età di 23 anni già dirigeva a Londra uno dei musical di maggior successo nella storia del genere: “Jesus Christ Superstar”. Fu successivamente chiamato ad assumere la direzione musicale dei Bee Gees, che ha accompagnato nei loro tour mondiali per 7 lunghi anni. Come pianista ed arrangiatore ha collaborato con Carpenters, Peter Gabriel, Phil Collins, Leo Sayer, Andrew Lloyd-Webber, Everly Bros, Vangelis, Gerry Goldsmith, Hans Zimmer, Marvin Hamlish e Henry Mancini. Come arrangiatore e direttore ha lavorato con le più importanti orchestre del mondo, tra le quali la London Symphony Orchestra, Royal Philharmonic Orchestra, Philharmonia, Pro Arte, London Chamber Orchestra, Orchestra del Teatro Regio di Parma e molte altre. Ospite a “Popular” parla del suo nuovo lavoro.

"Sono improvvisazioni nate in maniera estemporanea", spiega Geoff Westley, "passo tanto tempo a casa a scrivere arrangiamenti orchestrali, che rappresentano il mio lavoro quotidiano. Di solito inizio a suonare senza sapere quale sarà il punto di arrivo di un brano. Poco tempo fa, iniziai a registrare queste improvvisazioni, riascoltandole poco a poco, ho perfezionato ed ho fatto le necessarie correzioni per arrivare al risultato che potete ascoltare sul disco, anche se il "corpo" dell'improvvisazione è rimasto intatto rispetto all'idea originale".

Tra i grandi musicisti con i quali ha collaborato anche Henry Mancini autore di tante colonne sonore di successo
Sono cresciuto da teenager ascoltando le sue musiche in film indimenticabili. Ho collaborato con lui “fianco a fianco” nella realizzazione di una sorta di "best of" delle sue musiche ed è e stata un'esperienza di grande arricchimento.

Lei fu arrangiatore di album di grande successo di Lucio Battisti, come "Una Donna per Amico” e Una Giornata Uggiosa”
Non conoscevo Battisti prima di averlo incontrato a Londra. Lui era lì per realizzare il suo disco "Una Donna per Amico", la casa discografica aveva bisogno di un arrangiatore e scelse me. Ci incontrammo per la prima volta in un ristorante del quartiere di C​helsea a cena. Io non parlavo una parola d'italiano, mentre Lucio parlava benissimo inglese. Lavorando con Battisti fui colpito dalla sua grande umiltà, non mi faceva pesare nulla, lo stesso vale per Mogol. Entrambi, sia il cantante che il poeta erano molto attenti alla "botta emozionale" che era dietro ogni canzone, con una sorta di “messaggio” che voleva arrivare all'ascoltatore Battisti non amava il virtuosismo fine a se stesso: spesso chi suona tre note ha più significato di uno che ne suona tremila.

“Botta emozionale” che hai trasferito anche al pubblico in questo nuovo disco
Me lo auguro, le prime reazioni del pubblico sono state estremamente positive: lo scorso 8 maggio ho presentato il disco all'Alexnderplatz di Roma, un bellissimo ambiente con un pianoforte molto buono e una grande atmosfera; è stata una bella serata con tanti amici e persone, che spero di avere emozionato con la mia musica. Nella dimensione del piano "solo" mi trovo bene anche se non penso che questa dimensione sia conflittuale con quella dell'orchestra. Prossimamente visto il grande successo riscontrato a Roma, vorrei portare questo disco dal vivo nei concerti in Italia, cosa che non facevo da tanto. Intanto la mia attività non si ferma: sto già lavorando al prossimo disco ed ho già del materiale. Come produttore dei miei lavori, posso avere il controllo totale, ciò mi consente di avere il tempo di dedicarmi al piano "solo" e dico a me stesso: “se non ora quando?”.