POPULAR

Eugenio Bennato presenta "W chi non conta niente club tour"

Il musicista, figura poliedrica della scena partenopea, ospite a Popular

di Giancarlo Bastianelli
06 Apr 2022 - 10:33
 © Ufficio stampa

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Interrotto nel 2020 e rinviato a causa della Pandemia, è ripreso con la data del 5 aprile il "Viva chi non conta Niente Club Tour", di Eugenio Bennato. Sul palco Eugenio Bennato alla chitarra classica, mandola e chitarra battente, Ezio Lambiase chitarra classica ed elettrica, Mujura chitarra acustica e basso, Sonia Totaro voce e danza, Francesca Del Duca alle percussioni e voce. Figura poliedrica della scena partenopea, italiana ed europea per decenni, Eugenio è cantante, musicista, autore, ma anche ricercatore e musicologo. Una strada quella della ricerca, che il maestro intraprese all'inizio della carriera con la Nuova Compagnia di Canto Popolare prima e con Musica Nova poi.

Eugenio parla sempre con orgoglio del cammino intrapreso. Un onore ospitare a "Popular" un personaggio che ha sempre fortemente creduto in ciò che faceva. Così si è espresso sull'inizio del suo "Viaggio": "Io ripenso sempre di più alla mia scelta iniziale fatta negli anni 70,  studiando i cantanti e autori che si stupivano quando noi ragazzi  li andavamo cercare e che erano per noi di punti di riferimento. Proprio per questo cercai di interessarmi alla musica popolare, con la Nuova Compagnia di Canto Popolare, compimmo un viaggio nella tradizione, ma operammo anche una innovazione. Partimmo nel 1972 con il Festival dei Due Mondi di Spoleto, una manifestazione che tutt'oggi rappresenta una sintesi della cultura mondiale. Fummo spinti dal grande Eduardo de Filippo che ci fece suonare nel suo Teatro. Da lì iniziò un cammino artistico ricco di soddisfazione, anche grazie al consenso che avevamo, soprattutto tra i giovani di allora".

Un successo che non solo è andato avanti, ma che vi ha proiettato nel futuro...

Conferma che scelta fatta allora fu quella giusta, ho partecipato a un festival due settimane fa a Vieste, davanti a migliaia di persone e ciò dimostra che la nostra è una musica nella quale molti si riconoscono. Sono soddisfatto di questa linearità di percorso, perché amare la musica popolare, significa andarsela a cercare.

La tua carriera è stata un continua evoluzione

Si, dopo le esperienze delle quali ho già parlato ho pubblicato "Brigante Se More" cercando di far capire meglio la portata storica di queste figure scambiate per dei briganti, ma in realtà rei rivoluzionari dell'epoca. Poi con "Taranta Power" ho aderito alla world music, poi è stata la volta del Mediterraneo, che è un insieme di culture e quindi di musiche. L'input che ricevo dal pubblico è stato ed è notevole, sono soddisfatto che oggi come negli anni 70, sia composto per la maggior parte da giovani. Saremo il 6 aprile a Milano allo Spirit De Milan, il 7 Ranica (BG) al Druso, poi l'8 aprile al Teatro Politeama di Prato ed il giorno 9 suoneremo alla Casa di Quartiere di Alessandria.

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