POPULAR

Enten Hitti al Festival della Biodiversità

Ospite a Popolar Pierangelo Pandiscia, polistrumentista della band

16 Set 2021 - 16:27

Ci sono eventi particolari, che vanno oltre il concerto e date le emozioni e le sensazioni che riescono a trasmettere al pubblico, sono delle performance a tutto tondo. È il caso del concerto degli Enten Hitti, nel quadro del Festival della Biodiversità in programma il 18 settembre a Milano, al Parco Nord dalle 22. Musica e sensazioni accompagneranno il pubblico fino al mattino di sabato 19.

Pierangelo Pandiscia polistrumentista del gruppo nostro ospite a “Popular”, ci parla così di questo evento. "In realtà questa forma di concerto che continuano a definire così, è un 'rito sonoro', al quale il pubblico partecipa secondo modalità che più  ritiene opportune. Un evento che andrà avanti per tutta la notte chi vi assisterà avrà la possibilità di seguire il concerto  ma anche rilassarsi e riposare, abbandonandosi al tappeto sonoro che creeremo nel corso della notte. Lo spettatore sarà non solo un testimone dell'evento, ma anche parte di esso", spiega il musicista.

Come inizia la storia di Enten Hitti?

La storia è abbastanza lunga ed inizia nel 1997, quando Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni dei Cccp ci diedero la possibilità di incidere il nostro primo album per la Polygram. Fu dato alle stampe per l'etichetta I dischi del mulo, per i taccuini "Collana di musica aliena". Poi dal 2000 abbiamo deciso di dare vita ad un cambiamento di rotta, con un progetto non solamente musicale ma anche visivo e sensoriale. 

Ospite dalle 22 Sainkho Namtchylak…
Nel concerto che faremo tra sabato notte e domenica mattina ci sarà una jurta appositamente costruita per l’occasione dove, a partire dalle 22:00, la performer racconterà della sua terra di origine, un villaggio della repubblica ex sovietica di Tuva, nella Siberia meridionale, vicino al confine con la Mongolia, e canterà alcuni brani in versione completamente acustica. Dopo aver abbracciato la storia e i suoni di Tuva, alle ore 23:00 ci uniremo anche noi al rito sonoro e si andrà avanti fino al mattino seguente, con quello che viene definito uno sleeping concert. Esperienza non nuova per noi quella di coinvolgere altri artisti nelle nostre performance, come quando anni fa invitammo Juri Camisasca, uno dei nomi fondamentali del panorama alternativo italiano, già collaboratore di Franco Battiato.

Con Sainkho Namtchylak: canti tribali; e Pierangelo Pandiscia: tamburi sciamanici, campane di cristallo, steel drum, strumenti etnici e rituali; ci saranno Gino Ape: oboe, percussioni, live electronics; Gianpaolo Verga: violino; Afra Crudo: canti tribali; Jos Olivini: cetra, sitar, dilruba, gong, campane tubolari.

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