Esce il libro sulla rubrica del Tg5
Gli itinerari del palato percorsi dalla rubrica Gusto del Tg5 sono diventati un libro. Unintuizione di Mentana che nel 2002 ha segnato una svolta: per la prima volta in un tg si è cominciato a parlare di enogastronomia. Una piccola rivoluzione culturale che ha portato in primo piano linteresse per la buona tavola. E ora, un ricettario, Le migliori ricette di Gusto, scritto da Gioacchino Bonsignore. Il volume è in vendita anche in edicola con il titolo Cucina con Gusto, in due tomi al costo di 7,90 ciascuno, editi da RTI Mediaset e curati da Fivestore. L'autore ci racconta delle sue "tappe del sapore"....
Comè nata l'idea di raccogliere le ricette in un libro?
Dopo otto anni ci è sembrato doveroso cristallizzare lesperienza accumulata. È stata una conseguenza logica.
Come ha scelto i piatti?
Tra le migliaia e migliaia di ricette abbiamo privilegiato quelle più semplici, realizzate con prodotti di qualità ma poco costose. Un lungo viaggio italiano che non nasce nel chiuso della cucina: oltre agli chef abbiamo incontrato anche i produttori. Il libro vuole essere la sintesi della tradizione gastronomica regionale: dal Piemonte la panissa vercellese, dal Veneto il brodetto, dalla Sicilia la pasta con le sarde. Ogni regione è un vero e proprio giacimento gastronomico a cui attingere.
Gusto ha contribuito a cambiare lapproccio degli italiani col cibo, sdoganando lenogastronomia presso il grande pubblico. Ci sono state difficoltà nel corso degli anni?
No, perché era un tema atteso dal pubblico. Si pensa al cibo non solo come a un nutrimento ma anche come a un aspetto della vita che dà contemporaneamente piacere e cultura con un occhio alla salute. Non si ingurgitano più tre etti di pasta come negli anni Cinquanta ma si mangia meno e meglio.
A guardare la trasmissione sembra che fare Gusto sia stato un piacere. Ha qualche aneddoto divertente da raccontarci?
Una volta abbiamo fatto un lungo viaggio attraverso le cucine di tutte le squadre di calcio di serie A e B scoprendo manie e ossessioni culinarie dei calciatori.
Unindiscrezione?
Diciamo che i calciatori fanno spesso qualche trasgressione allinsaputa di allenatori e personal trainer. Qualcuno fa un giro in pasticceria dopo pranzo e si concede un piccolo lusso. Ma non posso fare i nomi. Per la privacy (ride).
Come avete fatto a non superare il confine tra informazione e pubblicità?
Anche se la rubrica viene realizzata allinterno di ristoranti, il locale non viene mai citato. Viene menzionato solo il nome dello chef.
Come vengono scelti i ristoranti?
Abbiamo cominciato incrociando le guide gastronomiche. Poi, a poco a poco, ci siamo serviti del passaparola, perché non solo gli chef stellati hanno diritto alla visibilità delle proprie creazioni.
Maria Rosa Pavia
Gioacchino Bonsignore, Mondadori,
264 pagg., 16,90 euro