JAZZ MEETING

A "Jazz Meeting" Andry Tarkovsky

Tgcom incontra il figlio del regista

11 Ott 2011 - 17:28
 © Dal Web

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Torna a Bergamo "Contaminazioni Contemporanee", il festival musicale che si sta ritagliando uno spazio sempre maggiore nel panorama della musica contemporanea internazionale. "Contaminazioni Contemporanee" inserita nell’ambito di “Bergamoscienza” è giunta alla sua sesta edizione. Si aprirà giovedì 13 ottobre alle 21 al Teatro Donizetti, con il concerto del suggestivo Tarkovsky Quartet che attorno al pianista francese François Couturier, raccoglie Anja Lechner al violoncello, Jean-Marc Larché al sassofono e Jean-Louis Matinier all'accordion.

Un progetto quello di Couturier, che continua a trarre ispirazione dai film di Andrey Tarkovsky. Anche il precedente lavoro del quartetto "Nostalghia - Song for Tarkovsky" fu registrato nel 2005 e presentato in prima assoluta proprio durante la prima edizione di "Contaminazioni Contemporanee".

Nostro graditissimo ospite questa settimana Andry Tarkovsky, figlio del grande regista russo, che abbiamo incontrato ad una mostra fotografica dedicata al padre a Milano. Andry ci ha parlato in termini entusiasti di questo progetto musicale. "Sono tre i dischi dedicati a mio padre da Couturier, che ha dimostrato grande attenzione sia all'opera di mio padre che di mio nonno: il poeta Arseny Alexandrovich Tarkovsky. Lo trovo un disco bellissimo che è riuscito a penetrare profondamente il mondo di mio padre, creando un'opera profonda, indipendente, non influenzata da Tarkovsky ma ispirata a lui. La sua musica mi ha ricordato il mondo onirico e spirituale dei film di mio padre.

Quanto ha contato la musica nei film di suo padre?
Mio padre studiò musica, il pianoforte in particolare, ed il suo sogno nel cassetto era diventare direttore d'orchestra. Faceva molta attenzione a curare le musica che non era preponderante, ma comunque presente in ogni suo film. Per lui oltre alla musica erano importanti i suoni della natura, come avvenuto in "Nostalghia" che è a mio avviso il suo film più elaborato, anche dal punto di vista musicale.

L'arte per Tarkovsky non aveva confini...
L'arte, il cinema e la vita per mio padre erano la stessa cosa; lui era un artista integrale, che non scindeva mai un mondo dall'altro. L'arte era per lui un modo di raffrontarsi con la realtà, ma fu importantissimo anche il rapporto con la musica. "Contaminazioni Contemporanee" proporrà anche venerdì 14 il concerto di Amina Alaoui e del suo ensemble con nuovo album "Arco Iris". Sabato 15 ottobre 2011 alle 21.00 il maestro del bandoneon argentino Dino Saluzzi presenterà invece "Navidad De Los Andes” con la violoncellista tedesca Anja Lechner che lo accompagnerà assieme al fratello Felix “Cuchara” Saluzzi al sax tenore e al clarinetto.

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