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A "Jazz Meeting" la "bellissima storia" di Rosario Bonaccorso

Tgcom24 ha incontrato uno dei più noti contrabbassisti italiani

A
ufficio-stampa

Si intitola "A Beautiful Story" il nuovo lavoro discografico di Rosario Bonaccorso, uno dei più noti contrabbassisti in ambito italiano ed europeo, con una carriera lunga e consolidata alle spalle, ma sempre alla ricerca di nuovi stimoli.

Non a caso Rosario, musicista e compositore ospite per la prima volta a "Jazz Meeting",in questo nuovo e avvincente progetto, dialoga con musicisti giovani che si incontrano con lui sui terreni dell'improvvisazione ma anche dell'introspezione, che sono propri del jazz.

Rosario, cosa ha rappresentato per te realizzare un disco come "A Beautiful Story"?
Come ho scritto nelle note all'interno del CD, penso che vivere un sogno che diventa realtà sia "una bellissima storia" . Alla soglia dei 60 anni ho voluto dedicare questo nuovo lavoro alla mia vita. Ho riflettuto sul percorso dei miei anni e sul fatto che sono riuscito a realizzare il mio sogno da ragazzo, cioè quello di diventare musicista e di vivere grazie a questo, oggi posso dire che aver realizzato Il mio nuovo disco "A Beautiful Story" è stato un importante e anche necessario passo nel mio cammino di contrabbassista, compositore e band leader.

Un progetto che parte da lontano...
Otto anni fa, parallelamente al mio percorso di contrabbassista sideman di molti artisti della scena internazionale con i quali negli anni ho registrato oltre 70 cd, ho sentito l'impulso di creare dei gruppi a mio nome e mi sono finalmente dedicato ad aver cura del mio lato compositivo, il risultato di questi otto anni di impegno sono cinque CD che portano la mia firma e che presento sui palcoscenici italiani ed europei con differenti formazioni. Nel 2015 col cd "Viaggiando" edito per Jando Music e Via Veneto Jazz, (il mio attuale produttore, ho scritto il terzo atto di una trilogia dedicata al viaggio, di cui fan parte anche i precedenti miei cd "Travel Notes" e "In Cammino". Nel 2016 è nata l' ispirazione per scrivere il nuovo progetto "A Beautiful Story" , ho deciso di creare una breve biografia in musica, ho fissato alcuni "quadri" ed esperienze importanti della mia vita che necessariamente erano collegate ad un sogno o al desiderio di trasformare il sogno in vita, quell'impulso importante per poterlo renderlo reale, poi da ognuno di loro è nato un brano musicale. I dodici brani di questo del cd parlano di me anche in modo onirico ed è stato bellissimo il lavoro di approfondimento psicologico per trasformarli in musica. Il primo brano per esempio, quello che dà il titolo al CD, è un sogno riflessione sulla vita e sul fatto che nella nostra quotidianità molte volte ripetiamo sempre le stesse cose e a volte sfugge il fatto che proprio grazie a questo ripetersi, avremmo la possibilità di cercare la bellezza che è nella vita, che è in noi. Un altro esempio è il secondo brano del cd "come l'acqua tra le dita" Il brano è ispirato da un breve testo che avevo scritto "...sta passando la mia vita come l'acqua tra le dita, quel che resta, quel che conta per me, è quello che chiamiamo amore e musica..." anche il brano "Der Walfish" che in italiano significa "la Balena" è un sogno importante, l' ho avuto a Vienna, in Austria, da qui il titolo in lingua tedesca. Era un momento della mia vita dove non riuscivo a trovare una direzione, ma in questo sogno ho seguito una Balena che mi guidava col suo leggero morbido movimento in un viaggio chiarificatore sottomarino, ricordo che tanto ero chiaro il messaggio, che mi sono alzato e ho scritto questo brano di getto, dalla prima all'ultima nota. Ogni brano di questo nuovo CD è quindi l'elaborazione di un forte impulso che ho vissuto e cercare di raccontarlo in musica è stata per me una bellissima avventura, una bellissima storia.

Come ti sei raffrontato con i giovani musicisti che ti accompagnano?
Come amo ripetere durante i concerti, l'unica cosa che non abbiamo in comune con i miei amici del gruppo è.. l'età ! ma per tutto il resto, il nostro rapporto è alla pari ! Con Dino, Enrico ed Alessandro che sono in media trenta anni più giovani di me, c'è un rapporto bellissimo, Amore per la musica e un grande Umore per la vita, viaggiamo bene insieme anche per settimane, questa cosa è importantissima quando si è in Tour e per ultimo dico la cosa più importante, sul palco abbiamo una sintonia ed una empatia totale e ci divertiamo sempre, c'è magia, profondità di pensiero e leggerezza insieme, perchè alla fine, senza ego o virtuosismi cerchiamo di fare musica pura. Sono convinto che saper scegliere i partner giusti è una qualità importante del band leader, quando scegli un musicista deve essere quello giusto, adeguato al tuo progetto musicale, perchè con lui dovrai dividere e condividere i tuoi pensieri musicali, le tue idee, a volte anche le più nascoste. Per questo ho riflettuto molto sulla scelta di chi volevo chiamare al mio fianco in questo delicato e intimistico progetto musicale. Per scegliere questi giovani e bravissimi artisti ho seguito sì l'esperienza, ma soprattutto il mio intuito. Anche questo incontro è stata una.. Beautiful Story

Com'è stato l'incontro con i tuoi "Compagni di Viaggio"?
Dino Rubino lo avevo conosciuto tanti anni fa, era ancora un ragazzino, forse era il 1990, ricordo che ero in tournée con Giulio Capiozzo e Charles Tolliver. Dino era un ragazzino già molto promettente che crescendo ha confermato in pieno le sue doti. Ora è uno dei migliori musicisti italiani e uno dei miei favoriti, ha una personalità musicale speciale, perfetta per interpretare il mio pensiero, nel suo suono c'è quel clima di umanità e di sofferenza che amo far sentire nella mia musica, perchè quando scrivo traspare una sorta di malinconia positiva, che Dino riesce ad esprimere, con personalità. Enrico Zanisi l'ho conosciuto 7 anni fa, era un pianista ventenne bravissimo e devo dire già molto apprezzato. Mi aveva veramente colpito il suo modus musicale, come fa tuttora, ogni volta che suoniamo, per le sue qualità pianistiche, il suo tocco, la sua maturità ed il pensiero profondo. Il batterista del quartetto è Alessandro Paternesi, lui è pura gioia di vivere e sa trasmettere questa dote sulla batteria. Ricco di spunti ritmici e creativi, crea musica come se avesse a disposizione uno vero strumento melodico. Nel momento in cui ci siamo incontrati a suonare per la prima volta, ho capito immediatamente che questo incontro doveva avvenire, era già scritto.

Anche per questo album, hai realizzato un lungo tour. Che cosa ti è rimasto di questa ultima esperienza?
E' stata una esperienza bellissima e molto soddisfacente. Abbiamo da poco concluso la prima parte del tour di presentazione del cd cominciato il 26 gennaio, suonando con successo su 20 differenti palcoscenici. Ti confesso che ogni volta che battezzo un nuovo gruppo ed un nuovo cd, prima che cominci il tour di presentazione mi pongo sempre dei grandi interrogativi relativi alla tourneè, ai problemi di gestione logistica, ma anche umani e musicali, del tipo, come sarà il rapporto del quartetto con il pubblico? che impatto avrà la mia nuova musica in teatro o nel Jazz Club? andremo d'accordo nei viaggi? Ebbene, devo dire con grande piacere che sono estremamente soddisfatto del Tour, ho avuto l'ulteriore conferma che i miei compagni di viaggio sono straordinari, siamo ancora più affiatati di prima e l'entusiasmo è sempre parte di noi regalandoci una grande energia ed una grande voglia di continuare. Un altro lato positivo dell'esperienza è il grande feedback dal pubblico, durante i concerti mi piace molto accompagnare il pubblico nel percorso di narrazione del cd e quindi racconto, ma questa volta con la mia voce, l'impulso creativo che ha portato a comporre la musica che suoniamo e devo dire che gli ascoltatori amano molto questa mia abitudine. In conclusione il futuro appare buono perchè abbiamo buone proposte per l'estate ed in autunno suoneremo su tanti palcoscenici della scena jazz italiana ed europea. Mi auguro che "A beautiful Story" continui ad essere una... Bellissima Storia!