AFFLUENZA DEL 33,2%

Vco resta piemontese, non raggiunto il quorum al referendum per il passaggio alla Lombardia

Alla chiusura delle urne sono stati il 33,2% degli aventi diritto i votanti che si sono presentati nei 225 seggi allestiti nei 76 comuni della provincia

22 Ott 2018 - 00:25
 © ansa

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Nulla di fatto per il referendum sul passaggio del Verbano Cusio Ossola dal Piemonte alla Lombardia. Il quorum per rendere la consultazione valida non è stato infatti raggiunto. Alla chiusura delle urne, alle ore 23, sono stati il 33,2% degli aventi diritto i votanti che si sono presentati nei 225 seggi allestiti nei 76 comuni della provincia, chiamata a votare per la prima volta in Italia un cambio di Regione.

Chiamparino: "Vco ha dimostrato saggezza" - Soddisfazione del presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino per il risultato della consultazione. "La comunità del Vco ha dimostrato saggezza e responsabilità, respingendo una proposta illusoria che avrebbe messo seriamente a rischio le certezze e quindi le prospettive di quella provincia, nonostante qualche intervento un po' scomposto del mio collega ed amico Fontana", ha detto infatti Chiamparino.

Comitato Pro Lombardia: "Eravamo Davide contro Golia" - Prima ancora della chiusura delle urne lo stesso comitato Pro Lombardia aveva ammesso la sconfitta. "L'astensionismo, purtroppo c'è stato, ma eravamo Davide contro Golia, avevamo contro la Regione. Il referendum è arrivato presto e il tempo per prepararci è stato poco. Comunque, quando il popolo decide ne prendiamo atto".

Chiamparino promette "più attenzione" per il Vco - Restano comunque valide le ragioni che hanno spinto il comitato a ottenere il referendum. "E' stata una fase in cui si è discusso di più del rapporto fra aree metropolitane e aree decentrate e questo è stato comunque utile", ammette lo stesso Chiamparino, che bacchetta il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, per "qualche intervento un po' scomposto". E promette più attenzione per la provincia più a nord del Piemonte: "Questo risultato rappresenta un incentivo in più per andare avanti con gli impegni che ci siamo assunti e che stiamo già concretizzando". A cominciare dalla modifica della legge elettorale, per consentire a tutte le province di avere un proprio rappresentante in Regione.

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