"Faccio politica da laico", ha spiegato il premier difendendo le sue scelte. Per l'adozione del figlio di uno dei genitori invece "i tempi non sono ancora maturi"
"L'atteggiamento negativo di parte della gerarchia e di parte del mondo cattolico era ovviamente atteso. Io sono cattolico, ma faccio politica da laico: ho giurato sulla Costituzione e non sul Vangelo". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, parlando delle unioni civili. "E' un passo avanti storico - ha aggiunto - perché per anni la politica ha preso in giro la gente su questo punto: finalmente vengono restituiti, più che dati, dei diritti".
Adozioni, "i tempi non sono ancora maturi" - Per il premier i tempi per la stepchild adoption invece "non sono ancora maturi", "dobbiamo vedere, non bisogna ideologizzare il tema" ."In questo momento non ci sono infatti i numeri" in Parlamento, ha spiegato a Porta a porta. Anche per le coppie eterosessuali c'è un "sistema complicatissimo, farraginoso. Di fronte a questo tema mi piacerebbe che si potesse discutere serenamente: se si poteva fare in questa legislatura l'avremmo già fatta. Vedremo se cambierà qualcosa da qui al 2018 ma la mia preoccupazione adesso è valorizzare quello che si è fatto".
"Obiezione sindaci Lega? Legge non è menu alla carta" - "Se ci sono modifiche da fare alla legge sulle unioni civili, si vedrà. Un sindaco non è obbligato a celebrare tutti i matrimoni. Se uno non vuol farlo non lo faccia, ma queste sono istituzioni: non è un menu alla carta. Sulla stepchild adoption dobbiamo vedere, non bisogna ideologizzare il tema", ha sottolineato Renzi.